L’Istituto Tecnico “Piria” vincitore al “Giffoni Film Festival”

Reggio Calabri . Alla 41ma edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 12 al 21 luglio, sono stati presenti anche gli studenti dell’Istituto Tecnico “Raffaele Piria” di Reggio Calabria. Si è tenuta, infatti, giovedì 14 luglio presso la cittadella del cinema Giffoni la proiezione dei più bei cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole italiane per il “myGiffony 2011”, il concorso nazionale dedicato agli studenti e alle loro produzioni targato Giffony Film Festival. All’interno di questo spazio sono state premiate le produzioni migliori per ciascun ordine di scuola. Per la sezione Scuole Superiori si è affermato con straordinario successo di pubblico il minifilm realizzato dagli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” di Reggio Calabria. Nella pluriennale esperienza del Giffoni Film Festival, il concorso my Giffoni, alla sua seconda edizione, si propone come uno spazio di promozione per i film che gli studenti, in collaborazione con gli istituti scolastici, riescono a creare e a produrre, nonché un modo per dar voce alle idee, alle speranze e curiosità dei ragazzi. Ospite del Festival, ha partecipato all’evento una delegazione scolastica composta dal dirigente scolastico prof. Francesco Barillà, dal coordinatore scientifico del progetto professoressa Patrizia Praticò e, naturalmente, dal gruppo di studenti-attori, molti dei quali accompagnati dalle loro famiglie. Il film dall’emblematico titolo “isPiriamoci” ha vinto il Premio “Award Audience 2011”, risultando il cortometraggio più votato d’Italia. “Tra i banchi di scuola nascono le idee”… è il messaggio forte di questo filmato, che racconta la storia di un giovane come tanti, proveniente da una famiglia modesta, che proprio tra i banchi di scuola matura una passione forte, quella per il giornalismo, e grazie all’impegno e alla caparbietà profusi, ne farà il suo grande progetto di vita. “Voglio fare il mio mestiere come un artigiano con cura, dedizione e amore”, afferma il giovane Fabio Chilà, giornalista di successo che ha conquistato la notorietà con le sue scomode inchieste, tornato in visita alla sua vecchia scuola. Qui incontra un gruppo di giovanissimi suoi “adepti”, nei quali riconosce la propria stessa curiosità verso il mondo e i fatti da osservare e raccontare con umiltà e rigore. L’informazione come pedagogia, l’esperienza del giornalismo come pratica educativa e terapia della coscienza sono gli ingredienti di questo frammento di una realtà scolastica in divenire. Un messaggio chiaro e rigoroso che ha saputo emozionare tantissimi giovani, che da tutta Italia hanno votato e sostenuto il cortometraggio, ma che si rivolge anche a tutti coloro che oggi con troppa superficialità liquidano la “scuola” come un’istituzione mal funzionante, che non sa dialogare con le nuove generazioni, che è incapace di trasmettere ai giovani entusiasmo e passione e, soprattutto, di dar loro gli strumenti giusti per realizzare i loro sogni e costruirsi un futuro.

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