Sta per concludersi la fase diocesana della causa di beatificazione di monsignor Ferro

Reggio Calabria. L’Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova ha comunicato a tutta la diocesi la gioia per la conclusione della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di monsignor Giovanni Ferro, vescovo di Reggio Calabria dal 1950 al 1977, uomo di intensa vita di preghiera, Pastore instancabile della Chiesa Reggina-Bovese, testimone coraggioso del Vangelo della Carità del Cristo e morto il 18 aprile 1992. “Subito dopo la sua morte – ricorda monsignor Vittorio Mondello – “perdurando nel tempo la fama di santità che lo aveva accompagnato in vita, ed accresciutasi fin dal giorno della sua morte”, su richiesta di tanti fedeli presbiteri e laici della diocesi reggina, e con il “forte auspicio manifestato da una lettera dei Vescovi calabresi di origine reggina”, “si perveniva il 21 maggio del 2008 alla sessione d’apertura della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio”. Oggi, dopo poco più di tre anni il livello diocesano può dirsi compiuto grazie al lavoro svolto con alacrità e dedizione dai Postulatori della Causa, dal Tribunale Diocesano appositamente costituito ed anche grazie a “quanti, in qualsiasi maniera, si sono adoperai per il cammino spedito della Causa, offrendo al Tribunale le loro testimonianze e rimettendo allo stesso i documenti di cui erano in possesso.” La sessione di chiusura dell’Inchiesta diocesana avrà luogo il 29 settembre prossimo – ventunesimo anniversario dell’inizio del ministero episcopale di monsignor Mondello nella diocesi reggina – “nella Basilica Cattedrale, dove sono custodite e venerate le Spoglie mortali dell’amato Arcivescovo Giovanni”. Il Messaggio dell’Arcivescovo alla diocesi termina esprimendo ancora una volta la gioia per questo evento e chiedendo ai fedeli “di accompagnare con la preghiera il cammino che ci separa da quel giorno e di invocare insieme il Servo di Dio perché questa nostra Chiesa – da lui servita ed amata – possa avere segni tangibili della sua efficace intercessione presso il Signore della nostra vita”.

 

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