Sit-in contro l’omofobia. L’assessore Minasi: “Sono vicina a tutte le manifestazioni che promuovono i diritti dell’individuo”

Reggio Calabria. Di seguito una nota di Tilde Minasi, assessore comunale alle Pari Opportunità.

“Nonostante delle motivazioni strettamente personali che mi hanno costretta lontana da Reggio per tutta la giornata, non ho potuto fare a meno di seguire le vicende che, dal nazionale, fino alle rive dello Stretto, stanno interessando la proposta di legge Concia affinché si introduca la circostanza aggravante nel codice penale per i reati commessi contro persone omosessuali o transessuali. Pur non essendo stata, perciò, fisicamente presente al presidio del movimento “I Due Mari” di Reggio, ritengo di dover intervenire, al di là delle differenze politiche o ideologiche che contraddistinguono la mia posizione rispetto quella dell’onorevole del PD Anna Paola Concia e di coloro, che, legittimamente, sostengono la sua idea normativa. Anche nella piena consapevolezza di quanto, tra l’opinione pubblica, sia radicato il principio di uguaglianza contenuto nella nostra Costituzione, sarebbe opportuno rimarcare come quest’ultimo sottolinei che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Prendendo spunto da questo indiscutibile ed indissolubile concetto, si potrebbe persino considerare che la battaglia condotta dall’universo omosessuale possa estendersi a tutte le parti sociali, se non fosse che quest’ultime non dovrebbero essere catalogate come tali, poiché la centralità dell’individuo, del cittadino, ed in primis la sua tutela, e, come ancora cita l’articolo 3 della Costituzione, “l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, devono rappresentare il perno d’azione di tutti i Governi, centrali e locali, senza, appunto, differenziazioni di sorta. Per citare qualche esempio più recente, abbiamo assistito ad un dibattito molto strutturato sulla proposta di legge Golfo, ora attuata a tutti gli effetti, che ha dovuto provvedere all’emarginazione del ruolo della donna in determinati contesti: anche in questo caso è stato necessario adeguare gli standard italiani a quelli europei. Molto, comunque, è stato realizzato dal Governo, in particolare dal Ministro delle Pari Opportunità con interventi mirati: dall’introduzione del reato di stalking, alle iniziative finalizzate all’inclusione per gli immigrati, insomma azioni, frequentemente condivise anche dalla minoranza governativa, che registrassero un impegno concreto in tutti quegli ambiti che vedevano persistere discriminazioni. Dimostrazione, perciò, che, pur all’interno di una dialettica serrata, esiste la volontà di seguire le trasformazioni inevitabili che scandiscono la vita di una società. Sono, perciò, vicina a tutte quelle manifestazioni che si muovono nella direzione di sensibilizzare su tematiche importanti e delicate, quali, appunto, la promozione dei diritti e dell’individuo: base propedeutica alla crescita ed allo sviluppo futuro del nostro Paese”.

 

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