Innovazione e conoscenza, al via due Master dell’Università Dante Alighieri

«La fuga dei cervelli deve essere avvertita come un problema prioritario, perché è impossibile conciliare strategie di crescita economica con la perdita delle migliori energie intellettuali». Queste le parole di Massimiliano Ferrara, direttore generale del Dipartimento cultura della Regione Calabria, moderatore del convegno dal titolo “Innovazione e conoscenza: fattori di crescita e democrazia per l’area del Mediterraneo”, tenutosi venerdì scorso nel salone di Confindustria di Reggio Calabria. Durante il convegno sono stati presentati due nuovi corsi di studio post-laurea che riguardano l’area del Mediterraneo, il Master di secondo livello in “Sistemi informativi per l’area del Mediterraneo”(direttore scientifico Ing. Alberto Muritano) e il Master di secondo livello in “Politiche di pace e Cooperazione allo Sviluppo nell’Area del Mediterraneo” (direttore scientifico Prof. Roberto Mavilia).
Mentre sull’altra sponda del Mare nostrum sono evidenti segni di reale cambiamento – le rivolte libiche, tunisine, egiziane stanno infatti dimostrando la necessità di conquistare progresso e libertà – sulla sponda europea assistiamo invece a una preoccupante involuzione sul versante economico, sociale, culturale. E si può affermare senza dubbio che lo sviluppo tecnologico e la diffusione del web 2.0 abbia creato maggiore coscienza democratica nel cittadino e possibilità di trasformarsi in utente attivo, rivoluzionando la tradizionale forma di comunicazione one to many. Il cittadino è sensibilmente più consapevole dei propri diritti e ha la possibilità di comunicare le proprie istanze in modo semplice, veloce ed efficace. Ciò è avvenuto nel mondo arabo. Grazie alla tecnologia e alla sopravvenuta coscienza sociale dell’importanza del suo utilizzo.
Serve quindi investire in tecnologia e formazione. È necessaria per la nostra area una sinergia forte tra ricerca, formazione e impresa al fine di istituire un sistema formativo coerente e in linea con le necessità della nostra terra, al cento dell’area mediterranea. Da questa sinergia è appunto nata questa iniziativa.
L’evento è stato organizzato dall’Università per Stranieri Dante Alighieri; dal KITeS, Centro di Ricerca per l’Internazionalizzazione e la Conoscenza dell’Università Bocconi di Milano; dal MEDAlics, Centro di Ricerca per le Relazioni del Mediterraneo; dal Centro di Ricerca BTO, dalla fondazione Business Technology. Oltre al direttore Ferrara sono intervenuti il rettore dell’Alighieri Salvatore Berlingò, Vicenzo Morabito, docente di Sistemi Informativi presso la Bocconi, Roberto Mavilia, direttore del MEDAlics, Fabio Filocamo, direttore dell’Ufficio VI per l’Innovazione del Ministero dell’Istruzione e Alberto Muritano, presidente del Gruppo Terziario di Confindustria Reggio Calabria.
Certamente, oltre al sistema formativo, anche l’imprenditoria dovrà svolgere il suo ruolo peculiare, creare le condizioni per un assetto dove ci sia crescita, sviluppo e che non costringa i giovani laureati a scappare all’estero. Come ha ricordato nel suo intervento il rettore Berlingò: «Dobbiamo purtroppo constatare che l’imprenditorialità calabrese per ora è minima».
Per gli studenti calabresi i master saranno interamente finanziati dai voucher regionali, che oltre al rimborso totale della retta d’iscrizione, offrono un rimborso di 650,00 euro mensili per 12 mesi. Entrambi i master prevedono uno stage formativo presso aziende, società private ed enti pubblici. Le informazioni sono consultabili su http:// master.medalics.org
È stato inoltre presentato in anteprima il volume “Economia e cooperazione internazionale nel Mediterraneo”, edito da Rubbettino Università e in uscita a settembre.
È anche grazie a una formazione adeguata e innovativa che la Calabria può cambiare volto.

Raffaele Putortì

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