Nella parrocchia di Sant’Elia di Condera l’assessore Minasi incontra i cittadini della zona

Reggio Calabria. Su input dell’assessore all’Ambiente Tilde Minasi, nei locali della parrocchia di Sant’Elia di Condera, è stato organizzato un incontro con i cittadini della zona per discutere delle problematiche di natura ambientale che riguardano il rione. “Ho ritenuto doveroso – spiega l’assessore Minasi – avviare una serie di percorsi tesi al confronto con questi nostri concittadini, in particolare dopo i dubbi che hanno espresso in merito alla realizzazione del Centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati, che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex inceneritore, dismesso negli anni ’70, attualmente inutilizzata. Un’isola ecologica che diventerebbe la seconda struttura del genere sul territorio comunale, alla quale poi se ne aggiungerà una terza per servire la zona nord di Reggio”. E proprio restando in tema di Centri di Raccolta, l’assessore comunale all’Ambiente intende sottolineare quali siano le attività e le modalità che caratterizzano questa tipologia di aree allestite ad hoc. “All’interno dei Centri – evidenzia infatti Tilde Minasi – si svolge unicamente un’attività di raccolta per il trasporto di impianti di recupero, trattamento e smaltimento nel rispetto di tutte le rigide norme a tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente: parliamo di adeguata viabilità interna, pavimentazioni impermeabili nelle zone deposito, idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta. Il tutto – aggiunge ancora – arricchito da apposita cartellonistica che evidenzia le caratteristiche e le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti, così come gli orari di apertura e le regole comportamentali. I rifiuti conferiti in queste Isole, dopo l’esame di un addetto saranno collocati in aree distinte, attraverso l’individuazione delle loro caratteristiche e delle diverse tipologie, separando i rifiuti e destinandoli o al recupero o allo smaltimento. Sia gli stoccaggi che il deposito, avvengono secondo modalità appropriate e sempre in condizioni di sicurezza: all’interno del Centro, infatti, non vengono effettuate operazioni di disassemblaggio di rifiuti ingombranti ed apparecchiature elettriche ed elettroniche, poiché – ci tiene a precisare l’assessore – le apparecchiature non devono subire danneggiamenti che possano causare rilascio di sostanze pericolose per l’ambiente o comprometterne il recupero. Ecco perché vengono utilizzate idonee apparecchiature di sollevamento, viene assicurata la chiusura degli sportelli, fissate le parti mobili, mantenuta l’integrità della tenuta nei confronti di liquidi o grassi contenuti nei circuiti. Da non sottovalutare, poi, che, specificatamente per quel che concerne via Eremo Pietrastorta, tutta l’area dell’ex inceneritore sarà riqualificata con rifacimento dei piazzali, realizzazione del sistema di regimentazione e depurazione delle acque ed istallazione di un impianto d’illuminazione”. Ritornando alla riunione avuta con gli abitanti del quartiere interessato dal progetto, alla quale erano presenti anche il consigliere comunale Bruno Bagnato e Cosimo Simonetta, funzionario della società Leonia, Tilde Minasi aggiunge: “Ho inteso iniziare un percorso di condivisione con i residenti della zona, recependo quelle che sono le loro esigenze in termini di servizi ambientali ed ascoltando le loro legittime preoccupazioni, così come vorrei illustrare l’andamento dell’iter inerente la bonifica del sito dove sorgeva la discarica. In considerazione, inoltre, delle apprensioni manifestate anche nel corso della riunione che abbiamo avuto, intendo organizzare un ulteriore incontro previa visita all’Isola ecologica già operativa in via Al Foro Boario, affinché possano apprendere e conoscere approfonditamente il ‘modus operandi’ di queste strutture, dove mi recherò personalmente con una loro delegazione. Per quanto riguarda le altre problematiche esposte nel corso dell’incontro – conclude l’assessore Minasi – sicuramente mi farò promotrice di nuovi appuntamenti necessari a poter fornire tutte le risposte ai bisogni che l’area esprime”.

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