Sangue e Arena. Il sindaco presenta una manovra all’insegna dei sacrifici

Reggio Calabria. Il disavanzo c’è e corrisponde a 37 milioni di euro, ma la situazione non è allarmante. La conferenza stampa indetta questa mattina a Palazzo San Giorgio ha avuto un duplice obiettivo: da un lato quello di stemperare la tensione che da tempo grava sulla città dello Stretto e di porre fine alle polemiche; dall’altro quello di chiarire, definitivamente e da un punto di vista tecnico, quali siano le reali condizioni delle casse comunali e  prospettare le soluzioni necessarie. Al tavolo del Salone dei Lampadari erano seduti il sindaco Demetrio Arena, affiancato dal dirigente del Settore Tributi e Finanze, Vincenzo Cuzzola e dagli assessori Tilde Minasi e Pasquale Morisani. Sulla situazione finanziaria generale sono tre i temi, a detta del sindaco, su cui bisogna discutere: “In primo luogo quello prettamente giudiziario, per il quale bisognerà accertare se vi siano delle responsabilità personali ed eventualmente individuarle. In secondo luogo quello del bilancio 2010 sul quale rimaniamo in attesa dell’ispezione ministeriale. Infine, sul tema per il quale siamo qui oggi, ossia il bilancio di previsione dell’anno corrente. Per quest’anno, purtroppo, non abbiamo potuto individuare degli obiettivi precisi perché gran parte del bilancio è già stato destinato”. La manovra che è stata oggi prospettata – a detta del sindaco – colpirà gli amministratori stessi, per i quali si prevedono “lacrime e sangue”, oltre che gli evasori fiscali. Le parole chiave sono poche, ma incisive: compensare il minor gettito possibile per colpire l’evasione fiscale – ampiamente diffusa su tutto il reggino – attraverso delle entrate speciali. Queste sarebbero ottenibili, ad esempio, grazie alla dismissione di una parte del patrimonio edilizio che riguarderà, tra le altre cose, i beni demaniali. E’ compito di Cuzzola mettere a tavolino i numeri in ballo: “La entrate ordinarie del Comune corrispondono alla cifra di 156 milioni di euro a fronte di un’uscita pari a 197 milioni. Il disavanzo o, come personalmente preferisco definirlo, il saldo netto da finanziare è di 37 milioni. Per cercare di riportare la situazione ad un livello di stabilità bisogna ridurre la spesa e aumentare le entrate straordinarie, al fine di garantire, fino a quando ci è possibile, la spesa sociale che abbiamo tutti gli interessi a proteggere. Per fare questo – prosegue – abbiamo scelto tre fronti su cui combattere. Il primo, dal quale dovremmo riuscire a ricavare 15 milioni, è quello dell’evasione immobiliare, dell’ICI in particolare; dal secondo dovremmo rientrare di 12 milioni, grazie alla ripresa di alcuni costi sostenuti dal Comune, come quelli per l’acqua; infine, 5,6 milioni dal condono edilizio”. Stando alle parole iniziali del sindaco Arena, la mossa che oggi si cerca di mettere in pratica “anticipa le procedure e i comportamenti del federalismo”. Un augurio, infine, affinché si possa individuare un nucleo operativo, una vera e propria squadra, che “vigili sugli obiettivi prefissati”. In questa mattina di fine estate tutto sembra finalmente quadrare, se non fosse che il 2012 porta con sé delle sfide del tutto inedite per la nuova amministrazione comunale. E per Reggio Calabria l’autunno si prospetta più caldo dell’estate giunta quasi alla fine.

Giulia Polito

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