Romeo (PdL): “De Caridi non ha capito nulla del federalismo”

Reggio Calabria. “C’è chi assomiglia a Totò e Peppino e chi, invece, incarna a pieno il ruolo di “Bombolo”, continuando a suscitare ilarità con i suoi infruttuosi interventi”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale del Pdl, Daniele Romeo rispondendo per le rime alla “simpatica” nota dell’esponente di Italia dei Valori De Caridi. “Ogni tanto – spiega ancora l’esponente del Pdl- , ripresosi dall’incredibile batosta elettorale (che solo per un pelo gli ha consentito l’ingresso in Consiglio), un esponente di quel che resta dell’Italia dei Valori reggina, interviene su questioni politiche e, di striscio, tecniche. Mai però, siamo riusciti a scorgere, in una virgola delle sue dichiarazioni qualcosa di sensato, utile e razionale. Cercando di imitare la storica “spalla” cinematografica di Tomas Milian, il dipietrista è alla continua ricerca della battuta ad effetto: solo in seguito si accorge di essere il solo a ridere. “Ci dispiace – aggiunge Romeo- comunicargli che a palazzo San Giorgio non c’è nessun commissario liquidatore, ma un’Amministrazione e una maggioranza consiliare che con umiltà e senso del dovere ha deciso di mettersi al servizio della comunità reggina. Gli unici commissari che conosciamo, dunque, sono quelli che il partito di Di Pietro ha inviato in Calabria per mettere in ordine un gruppo politico allo sbando, poco incline alla dialettica, che in città assomiglia più ad una locanda a conduzione familiare che ad un partito. Se De Caridi considera vessatoria la voce delle entrate tributarie, vuol dire che nulla ha capito del federalismo e della nuova stagione per le amministrazioni comunali. In questo documento di Previsione, qualora l’esponente del “gruppo familiare” non lo abbia compreso, non c’è nessun affondo alle tasche dei cittadini e la spesa sociale non è stata intaccata. Vi è invece, al contrario, una dichiarazione di guerra agli evasori ed un programma di interventi che, in chiave federalista, porteranno Reggio ad essere precursore nel panorama economico degli enti locali. Dimostra confusione, infine, chi confonde “Passaporto Europeo” con il progetto Passaporto per l’Europa, iniziativa riconosciuta dal Ministero come una tra le esperienze più virtuose in chiave turistica e culturale a livello nazionale. Di vergognoso, dunque, non sembra esserci nulla- ha concluso Daniele Romeo-. C’è una parte politica che, ancora oggi, viaggia distante anni luce dalle esigenze del territorio, senza avere nella testa un’idea politica accettabile”. E, al contempo, come il simpatico Bombolo, colleziona schiaffi su schiaffi: per fortuna solo politici”.

 

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