Nava (PD): “Quello che dice Bersani non è quello che dice il PdL di Reggio Calabria”

Reggio Calabria. Di seguito una nota di Consuelo Nava, dirigente provinciale del Partito Democratico.

Mi sembra opportuno intervenire replicando a due dichiarazioni che in questi giorni il PdL cittadino, ma precedentemente anche il sindaco Arena hanno affermato in relazione a presunte discordanze di linea politica tra quanto proposto dal segretario Bersani sulla questione del patrimonio immobiliare e sul recupero all’evasione e quanto dichiarato dall’opposizione del PD in Consiglio comunale. Credo che sia opportuno farlo, perché quando si utilizzano frasi e indirizzi politici che “non sono i propri” si rischia di essere approssimativi e demagogici. “Le dismissioni ragionevoli del patromonio pubblico” (come declinato da Bersani in una recente intervista), con riferimento ai beni statali, valutano la possibile vendita di caserme e di tutti gli uffici della pubblica amministrazione che vedranno un ridimensionamento e di cui dunque sarebbe possibile valorizzare le sedi. Aggiungo, che tale operazione, su mandato di governo, si sta verificando con Fintecnica che ha tra le sue partecipatePatrimonio dello Stato S.p.A., una società istituita dalla Legge n. 112/2002 che ha convertito con modifiche il Decreto Legge 15 aprile 2002 n. 63 con il compito principale di gestire i processi di valorizzazione e di privatizzazione degli immobili pubblici. Gli immobili che attualmente costituiscono il portafoglio di Patrimonio dello Stato S.p.A. sono essenzialmente terreni ovvero edifici con destinazioni ad uso ufficio, terziario o industriale, fabbricati strumentali non più utilizzati dalle amministrazioni pubbliche. Questo patrimonio pubblico non si riferisce né a comparti di edilizia sociale, né a lasciti per edifici assistenziali poi dati in uso ricettivo-turistico (Miramare) o peggio ancora immobili inspiegabilmente non utilizzati per lo scopo per cui sono stati costruiti (il Girasole) e già venduti ad altro ente (Asp) con intermediazione della Regione, con procedure discusse. La Fintecnica non è né la Sati né il Comune di Reggio, la dismissione di cui parla Bersani non è in linea con quanto messo in campo dal PdL cittadino. Sarebbe invece confacente con la linea di dismissione dell’ex area industriale ex Italcitrus a Catona di proprietà dell’ente (come suggerito dal consigliere comunale PD, Giuseppe Marino). Aggiungo, restituendo ai cittadini una qualità dell’aria ed una sicurezza sociale compromessa, visto che si tratta di un sito con tonnellate di amianto per coperture da eternit e non solo, restituendo economie e scuse alla città per un investimento pregresso di cui ancora non si comprendono le ragioni, nonostante i fatti giudiziari. Il secondo riferimento è “al recupero all’evasione”, che per il PD di Bersani non solo è necessario, ma una misura “egualitaria”, in base alla qualedeve pagare di più chi ha di più, rendendo quindi la linea strutturale e non compensativa di altre cifre che mancano. La maggiore e certa tassazione sullo scudo fiscale ne è un esempio. Sapendo peraltro che questo non basterà al recupero di quanto serve alla manovra, viste le cifre veritiere ed i tempi. A Reggio, l’ente proclama la lotta all’evasione attraverso il pagamento dei tributi comunali, mai pagati (?) e l’attività che si dovrebbe esercitare in un clima di crediti nei confronti di società che hanno svolto servizi e di debiti che l’Amministrazione stessa ha nei confronti dei propri dipendenti e dei versamenti dovuti. Questa misura, che il sindaco Arena ha definitivo di “lacrime e sangue senza tasse”, non corrisponde a quanto già piangono e soffrono categorie e cittadini. I tempi imprevedibili e non rispettati non producono né economia né democrazia. Il PD nazionale e Bersani, come molti sindaci di centro-destra, pensano che oggi gli enti locali siano sotto scacco da una manovra “senza crescita”, dopo un federalismo contro il Sud. Il PD di Reggio Calabria, con i suoi consiglieri, in maniera coerente, crede che un bilancio fatto di numeri al ribasso sono frutto del malgoverno precedente della città e di nessun progetto futuro. Su questo, nessuna dichiarazione del PdL, impegnato a leggere e mal interpretare “le cose del Pd”.

 

 

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