Il Girasole. Azzarà (Uil): “Impensabile che l’Asp acquisti quel rudere”

Reggio Calabria. Nuccio Azzarà, segretario provinciale della Uil -F.P.L., interviene in merito all’interesse manifestato dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile denominato “Il Girasole”.

Sono venuto a conoscenza che con atto deliberativo n°650 del 01.07.2011 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ha manifestato l’interesse a: “Acquisto e Riconversione Funzionale dell’immobile denominato “Il Girasole”, di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, da destinare a struttura polifunzionale a valenza territoriale”. Mi accingo ad esplicitare il mio forte stupore documenti alla mano, commentando un paradosso giuridico economico senza eguali, compiuto da una traballante ASP in un momento di indicibile difficoltà economica generale, in piena manovra finanziaria da brividi, con una Sanità calabrese commissariata e sottoposta a Piano di rientro, consistente nell’acquisto di un fatiscente manufatto per la “modica” spesa complessiva di 7.500.000,00 ( settemilioni cinquecentomila euro) di cui 4.000.000,00 per l’acquisto vero e proprio e 3.500.000,00 per ristrutturazione, a cui vanno aggiunti gli esosi interessi discendenti dal relativo mutuo bancario. L’ASP si accinge a rimpinguare le spoglie casse comunali , quando numerosi fioccano i licenziamenti nelle case di cura e laboratori privati dovuti alla sedicente carenza di fondi appositi. Tale inopinata operazione si compie all’unisono con il blocco delle assunzioni nel pubblico, la soppressione di indennità (fasce economiche) del pagamento di prestazioni rese dai dipendenti e la chiusura e/o riconversione di ospedali. Ho, altresì, senza tema di smentita, “licenza” di definire l’edificio di che trattasi Rudere in quanto del Girasole me ne sono occupato nella qualità di ex consigliere comunale, partecipando a sopralluoghi e lunghe discussioni nell’apposita Commissione dove sono stati escussi numerosi dirigenti e responsabili di settore. Parlo di una struttura che circa 30 anni or sono nasce con destinazione d’uso mercatale, dalle “ardite e non domabili” linee architettoniche, mai compiutamente fruita dai cittadini, da decenni abbandonata a se stessa, in completa rovina e sul cui scempio mai nessuno è stato chiamato a rispondere. L’ASP “dice” di essere interessata a tale acquisto per “nobili” motivazioni attinenti la necessità di eliminare l’esborso annuo di 260.000,00 euro per sparute locazioni tra cui brilla il fitto del cosiddetto “Polo Sud”. La UIL, pur non essendosi mai posta a difesa dei canoni di locazione di cui da anni a piene mani abusa l’ASP, non vuole rendersi parimenti “complice” di una inopinata azione amministrativa con chiari connotati riconducibili ad una vera e propria economia creativa che si tinge sempre di più a tinte fosche. La compra-vendita di un immobile tra l’altro in disuso, tra due Enti pubblici è già di per sé cosa ostica a digerire, se poi si contano numerosi gli esempi di Enti comunali non naviganti nell’oro che, senza sforzo alcuno, cedono a titolo gratuito alle ASP beni addirittura ristrutturati, non si sa più che pensare. Mentre il Comune di Reggio Calabria con delibera n° 6 del 31.03.2011 sancisce la: “..alienazione immobile mercato coperto di sbarre denominato “Il Girasole” sancendo il valore economico di riferimento per la vendita del Girasole tramite utilizzazione del criterio del quanto complessivamente speso per tale struttura dal 1985 al 2003, l’ASP si affida ad una relazione tecnica affidata ad un ingegnere assunto a tempo determinato che trova modo “giustamente” di lamentarsi formalmente del poco tempo concessogli . E’ risaputo che la fretta è una cattiva consigliera e infatti l’ASP, attraverso la suddetta stima, basata su un astruso calcolo delle opere realizzate che necessitano di rifacimento e promuovendo la filosofia della “percentuale”, giunge al paradosso di valutare sottostimati i 4.000.000 di euro fissati dal Comune per la vendita di ben 1.533.500,00 euro. Si può mai immaginare che un cittadino voglia acquistare un appartamento ad un prezzo maggiore di quanto stabilito dal venditore? Inoltre l’ingegnere dell’ASP nella sua perizia sancisce che il Girasole dovrà essere ristrutturato del 65% delle strutture in cemento armato, del 99% delle coperture, del 94% delle tamponature del 98% dell’impianto fognante, 96% infissi interni, )96% infissi esterni, 98% pittura esterna etc. etc.. Tale ristrutturazione costerà ai cittadini reggini ben 3.500.000,00 di euro (/.500.000,00 in tutto) senza contare altre voci non previste, al netto dell’inutilità strutturale-funzionale. Forse costerebbe meno demolire completamente il rudere per costruire ex novo con oculatezza. Alla luce di quanto suddetto, lo scrivente consigliando la dottoressa Squillacioti di tutelarsi per la bisogna, dotandosi quanto meno di perizia tecnica da affidarsi eventualmente all’Ordine degli ingegneri o degli architetti, la invita a revocare in auto-tutela la delibera n° 650 del 01.07.2011.

 

 

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