Vertenza lavoratori Sviluppo Italia Calabria. Scagliola (Uil): “Dopo anni di attese, finalmente risposte concrete”

Reggio Calabria. “Dopo anni di attese, finalmente, risposte concrete per i lavoratori di Sviluppo Italia Calabria”. Lo sostiene Maurizio Scagliola, Rsa UIL della sede di Reggio Calabria di Sviluppo Italia Calabria, che, attraverso una nota, commenta positivamente l’azione svolta dall’Esecutivo Scopelliti. “Un’azione forte ed uno sforzo maggiore quello dell’attuale Giunta regionale – aggiunge Scagliola – poiché i tagli imposti dal Governo agli Enti locali e l’introduzione del Patto di stabilità hanno, di fatto, reso più precarie le condizioni economiche delle Regioni. La vertenza nasce da lontano ed ha inizio con la legge finanziaria del 2007, che stabiliva il passaggio delle società regionali di Sviluppo Italia (oggi Invitalia) alle Regioni. Nell’ottobre del 2007 Sviluppo Italia Calabria è stata posta in liquidazione volontaria (votata sia dal socio di maggioranza Sviluppo Italia, che dalla Regione). Successivamente, visto che le trattative per la cessione furono pressoché inesistenti, il personale venne posto in mobilità in base agli articoli 4 e 24 della Legge 223/91. In questo frangente – prosegue la nota di Scagliola – tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato non solo non furono stabilizzati, ma non fu rinnovato il loro contratto. Nonostante i numerosi incontri avvenuti a vari livelli regionali e ministeriali e le azioni di lotta messe in atto dai lavoratori e dalle loro rappresentanze, non ci furono i risultati sperati. Ecco perché consideriamo di grande valore l’azione promossa dall’Esecutivo Scopelliti . L’attuale Giunta regionale è riuscita a risolvere una vertenza dove tanti in passato hanno fallito, quando ci venne promesso  impegno, ma solo virtuale. Finalmente il 27 novembre 2008 fu sottoscritto un accordo fra Invitalia, ministero dello Sviluppo Economico, Regione Calabria ed organizzazioni sindacali che prevedeva la salvaguardia occupazionale dei lavoratori. Tale salvaguardia era garantita attraverso il passaggio a due contenitori, uno regionale, per 100 lavoratori ed un call center per i restanti 38. A tale accordo non è stato dato alcun seguito, per cui i dipendenti  sono rimasti in una situazione di totale incertezza e grande preoccupazione. Almeno sino ad oggi. In seguito, ottobre 2010, furono riaperte le procedure per i licenziamenti collettivi ein base alla Legge 223/91, i cui termini sono stati prorogati di mese in mese fino al giugno dell’anno in corso. Durante questo periodo vi sono stati numerosi tavoli di confronto, che sembravano poter indirizzare nella giusta direzione la vertenza, in considerazione dell’impegno profuso dalla Giunta regionale. Il 29 giugno 2011 le procedure di mobilità sono state, infatti, ritirate ed oggi la vertenza trova conclusione. Siamo perciò particolarmente soddisfatti per l’azione del presidente Scopelliti e la sua Giunta. Tante famiglie, finalmente, potranno avere meno preoccupazioni per il futuro. Questa classe dirigente -conclude la nota di Scagliola- ha dimostrato capacità concreta di voler e saper risolvere il problema dei problemi dei calabresi: il lavoro”.

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