CAraLABRIA, primi bilanci per Legambiente con un occhio al congresso

Reggio Calabria. La carovana di Legambiente proseguirà nei prossimi giorni nelle altre province della regione, alla ricerca delle “pepite ecologiche” sparse sul territorio, delle bellezze e delle qualità, che rappresentano le vere eccellenze, al di là della retorica stanca che annienta la Calabria. Le prime quattro giornate e le prime cinque tappe del tour si sono concluse con un bilancio estremamente positivo. Cinque emozionanti avventure, ogni giorno un tema e un’eccellenza che simbolicamente rappresenta quanto si muove nella nostra terra, e che il viaggio dell’associazione ambientalista vuole valorizzare e mettere in rete.
A partire dalla creativa raccolta differenziata con gli asinelli nella Riace dell’accoglienza ai migranti e delle pratiche ecosostenibili, organizzate dal basso e pilotate dal vulcanico sindaco Mimmo Lucano. Molto si muove anche a Melito e a Pentidattilo, con un fronte del no compatto contro il progetto della centrale a carbone di Saline Joniche (con il Coordinamento e Legambiente in prima fila) e un fronte del fare, che smentisce chi accusa gli ambientalisti di saper agire solo per negazione, che ha saputo ricostruire un paese fantasma. Un borgo bellissimo e suggestivo quello di Pentidattilo, oggi crocevia di attività culturali e turistiche grazie all’impegno dell’associazione Area Grecanica e in particolare all’associazione Pro Pentidattilo di Giuseppe Toscano.
Quando la ricerca sul campo si unisce all’impegno accademico e incrocia le aziende interessate a sviluppare innovazioni tecnologiche a basso impatto ecologico, i risultati che si ottengono possono trasformare un territorio. Un modello che fa dello Stretto il cuore pulsante della ricerca sulle energie rinnovabili, e che rappresenta un’alternativa forte al modello distruttivo delle grandi opere e del Ponte. Dal laboratorio Noel dell’Università Mediterranea, che studia le onde e le maree sulla base delle intuizioni del professor Paolo Boccotti, alla turbina realizzata dalla Develpack di Antonio e Fabiano Palamara di Campo Calabro (sviluppando il brevetto dell’ingegner Nino Cutrupi) per intrappolare la forza delle correnti marine, dalle nostre coste è possibile trarre energia pulita e perfezionare sistemi di prevenzione (ad esempio degli tsunami) e di monitoraggio ambientale (è uno degli obiettivi della futura stazione sperimentale permanente di Punta Pezzo a Villa San Giovanni).
Infine le aziende green della Piana di Gioia Tauro, testimonianza viva di un altro sud che si muove e va sostenuto. Ma il risultato principale del viaggio di Legambiente è l’aver incrociano nuove energie, volti giovani, entusiasmi nascenti sui territori, luoghi bellissimi ma complessi, incantevoli ma difficili, ricchi di fascino ma poveri di prospettive dentro il quadro di uno sviluppo piratesco.

Verso il congresso e l’assemblea finale a Reggio.
“Proprio a partire dai giovani Legambiente si avvia verso un rinnovamento generazionale – ha detto Nuccio Barillà, del direttivo nazionale del cigno verde – per unire l’esperienza di chi ha condotto mille battaglie alla passione e alla forza delle nuove leve, che al di là della retorica rappresentano il futuro della Calabria. A loro affideremo le sorti di Legambiente e passeremo idealmente il testimone della lotta e delle buone pratiche. La bandiera di un circolo storico come quello di Reggio Calabria sventola più che mai, per riaffermare con forza con questo gruppo rinnovato una visione alternativa alle logiche di desertificazione sociale e ambientale del territorio”. Legambiente Reggio riparte dai giovani, e si colora di rosa: in particolare, sono da sottolineare infatti l’impegno e le capacità di Mariacaterina Gattuso, Nicoletta Palladino e Cristina Riso, dei giovanissimi del progetto Pocas e con loro di Paola Nasti.
Incassato il successo delle tappe reggine di CAraLABRIA, il circolo di Reggio di Legambiente si avvia verso il congresso del prossimo 15 ottobre, con il rinnovo degli organismi e l’elezione dei delegati al congresso regionale del 6 novembre. Ma soprattutto si avvia verso una nuova fase di impegno sul territorio. A suggellare il nuovo corso di Legambiente ci penserà la direttrice nazionale Rossella Muroni, che al termine della fase congressuale calabrese (con i congressi di circolo, provinciali e quello regionale) chiuderà l’assemblea finale in programma a Reggio il prossimo 12 novembre. Nel mezzo un importante appuntamento, quello del 29 ottobre con la giornata nazionale del No Carbone. Si manifesterà a Porto Tolle in Veneto, ma anche a Rossano (con l’ultima tappa di CAraLABRIA) e soprattutto a Saline Joniche, teatro dello scellerato tentativo di avvio di una nuova centrale, fortemente osteggiato dalla popolazione locale. “Legambiente sarà in prima fila ancora una volta – dichiara Nuccio Barillà – per contrastare l’ennesimo atto coloniale ai danni di un territorio umiliato e offeso, ma che saprà ancora una volta alzare la testa”.

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