Crisi Acquereggine. La Fials ha chiesto un incontro urgente alla proprietà

Reggio Calabria. Domenico Ferraro e Raffaele Pezzano, segretari aziendali Fials, intervengono in merito alla drammatica situazione finanziaria  in cui versa l’azienda Acquereggine.

“In merito alla gravissima situazione economica in cui versa l’azienda Acquereggine e i conseguenti cronici ritardi nei pagamenti delle mensilità pregresse, nonché alla totale assenza di qualsiasi prospettiva sia per le mensilità future che per il mantenimento dei livelli occupazionali, anche a seguito delle recenti comunicazioni giunteci in data 27 e 28 settembre, il sindacato Fials ha chiesto un urgentissimo incontro per lunedì 10 ottobre ai rappresentanti delle società Smeco Reggio s.r.l., Gear s.r.l., Iam s.p.a., Essevu s.r.l. che costituiscono la proprietà di Acquereggine. Non possiamo non sottolineare la totale latitanza dei Comuni interessati che con lassismo esasperante hanno fatto orecchie da mercante a fronte dei continui solleciti che questo sindacato ha urlato da tutti gli organi di stampa locali e ai quali non è seguito alcun riscontro. L’amministrazione aziendale si trincera dietro i ritardi del pagamento delle proprie fatture da parte dei comuni gestiti, con particolare riferimento a San Lorenzo, Condofuri, Bagaladi, Gioia Tauro, Rosarno che non hanno mai pagato un centesimo e Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Scilla che risultano i maggiori creditori e “vantano” ritardi medi di oltre 24 mesi. I dipendenti di Acquereggine ovviamente non possono più tollerare questo stato di cose, sia per l’intrinseca gravità dei disagi che sono costretti a sopportare, sia per il fatto che sono costretti a subirli ormai da anni. Per tale ragione è stato fin da subito proclamato lo stato di agitazione del personale tutto, con riserva di ricorrere a tutte le più incisive forme di protesta consentite qualora non arrivino le agognate concrete rassicurazioni ad oggi vanamente richieste”.

 

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