“Conversazione sulla santità in politica”, intervista al presidente dell’Azione Politica dei Cattolici

L’Azione Politica dei Cattolici (APC) – Circolo Pier Giorgio Frassati – ha organizzato la seconda “Conversazione sulla santità in politica” che avrà luogo venerdì 21 ottobre 2011, ore 17:00, nell’aula Magna del Seminario Arcivescovile della nostra Città. L’incontro ha il seguente titolo: “Don Luigi Sturzo: la carità politica sarà moderato dall’Avv. Agostino Siviglia, Presidente APC e interverranno S.E. Mons. Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina, il Prof. Attilio Gorassini, Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Reggio Calabria, Dott. Carmine Gelonese Delegato Regionale Azione Cattolica. La conversazione sarà introdotta dall’intervento di saluto di S.E. Mons. Vittorio Luigi Mondello Vescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova e delle Autorità Locali. Per conoscere questa lodevole iniziativa di cultura politica proponiamo ai nostri lettori l’intervista al Presidente dell’APC Avv. Agostino Siviglia.

Quando nasce e perché l’Azione Politica dei Cattolici?
L’Azione Politica dei Cattolici, detta più semplicemente APC, nasce formalmente il 12 marzo 2011 e il primo circolo associativo intitolato al beato Pier Giorgio Frassati è inaugurato ufficialmente, con la benedizione del nostro Vescovo S.E. Mons. Vittorio Mondello, il successivo 26 marzo 2011, come risposta alla “chiamata” di una nuova generazione di cattolici all’impegno politico rivolta principalmente da Papa Benedetto XVI nel settembre del 2008 (Cagliari) e poi reiterate a più riprese dallo stesso Santo Padre, in particolare nel settembre 2009 (Valle Faul- Viterbo) o dal Card. Angelo Bagnasco, fra l’altro, con la sua prolusione alla CEI del gennaio 2010.
La Chiesa chiede un ricambio generazionale in politica e un rinnovamento dei valori cardine nell’amministrazione della cosa pubblica. Non crede che individualismo ed egoismo abbiano indebolito la presenza politica dei cattolici?
Credo che individualismo ed egoismo abbiano indebolito innanzitutto i cattolici in quanto persone. Di conseguenza si è smarrita la stessa naturale essenza dell’essere cattolici che, va da sé, non può ridursi ad una mera proclamazione di principio o di appartenenza ma deve tradursi in una prassi coerente, quale frutto di una radicata e salda spiritualità, anche e soprattutto nell’azione politica.
I cattolici polverizzati in decine di partiti ritroveranno una casa comune?
Questo, veramente, non lo so. La nostra è un’epoca buia, triste, direi della storia recente, non sembrano stagliarsi all’orizzonte figure autorevoli capaci di incarnare una nuova stagione culturale e politica, anche se cominciano finalmente ad intravedersi segnali significativamente rivolti alla ricerca di una luce capace di illuminare la via per sortire da questa penetrante oscurità.
Oppure devono essere le cellule staminali nel corpo sociale e politico della nazione così sparsi?
Ribadisco, non so quali possano o debbano essere le forme delle declinazioni dell’agire concreto dei cattolici impegnati in politica, lo vedremo, ed in tempi ragionevolmente contenuti mi auguro, di certo bisognerà radicarsi profondamente e credibilmente nei valori alti della spiritualità universale se si vuole costruire una stagione nuova della storia politica di questo nostro amato Paese, magari sognando che sia finalmente giunta l’ora di “fare gli italiani”.
Formazione politica e formazione alla politica sono una priorità per il frammentato mondo cattolico?
Sono di certo una priorità per tutti coloro che decidono di cimentarsi con il “servizio” della politica rivolto intimamente e pubblicamente al perseguimento del bene comune, si tratti di cattolici, di induisti, buddisti, musulmani o atei.
Un libro che per lei è stato fondamentale?
“Le confessioni” di Sant’Agostino: rivelano all’uomo la propria infinita miseria ed al contempo l’infinita misericordia di Dio.
Essere cattolico in un mondo di relativismo etico e morale?
Determina la consapevolezza della propria direzione imboccata e l’umile coscienza di sé.
Il senso della politica per un Cattolico?
Credo che noi cattolici in politica dobbiamo proprio essere dei “cercatori di senso”, più che dare senso alla politica. La politica può e deve essere una straordinaria forma di vivere la carità, ma può anche rischiare di trasformarsi in un inganno diabolico: bisogna avere fin da subito la consapevolezza di potere essere solo utili, e solo per il tempo che ci sarà concesso. Ma questa consapevolezza non rattrista, riempie al contrario il cuore di gioia.

Fabio Arichetta

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