Ansaldo Breda. Imbalzano (Lista Scopelliti): “Devastanti le affermazioni dell’amministratore delegato Finmeccanica”

Reggio Calabria. “Attendevamo entro lo scorso mese di ottobre (come più volte ventilato sia a livello nazionale che in sede di audizione in II Commissione consiliare regionale, da parte di manager del Gruppo), novità in ordine all’annunciato piano di efficientamento del Gruppo Ansaldo Breda”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) che aggiunge: “Ritenevamo comunque acquisita la scelta di andare ad un piano di ristrutturazione e di rilancio dei quattro stabilimenti che fanno capo allo stresso Gruppo, a partire da quello di Reggio Calabria. Per tutta risposta, oggi, l’amministratore delegato della capogruppo Finmeccanica – afferma Imbalzano – ha stravolto ogni ragionevole attesa, dichiarando l’intenzione, neanche più velata, di andare verso la vendita dell’intero settore ferroviario al miglior offerente straniero”. “Quelle fatte dal top manager sono affermazioni gravissime – prosegue Imbalzano. In sostanza, per fare cassa e ridurre così l’imponente esposizione debitoria di Finmeccanica, si mette sul mercato un comparto che, al contrario, deve continuare ad essere strategico per il Paese, che non può disfarsi a cuor leggero di un settore che ha fatto la storia industriale dell’Italia”. “Di fronte a dichiarazioni così devastanti – sottolinea l’esponente politico – non solo la classe politica delle quattro regioni direttamente interessate dai rispettivi stabilimenti che occupano migliaia di dipendenti, ma l’intero Parlamento non potrà non avere un forte sussulto. Mentre le altre nazioni più industrializzate tentano di rafforzarsi in questo delicato settore, il nostro Paese rischia di svendere un Gruppo che, pur con i problemi economico-finanziari accusati in questi anni, presenta tutte le condizioni per riprendersi e consolidare il ruolo fin qui svolto sui mercati nazionali e internazionali”. “Per questi e per altri motivi – sostiene Imbalzano – va tenacemente contrastato questo pervicace disegno, che rischia di creare un grande problema sociale anche a Reggio Calabria, atteso che lo stabilimento di Torre Lupo, con le sue centinaia di occupati, ha sempre costituito un fiore all’occhiello del nostro già gracile tessuto produttivo e comunque presenta minori criticità rispetto agli stabilimenti di Pistoia, Napoli e Palermo”. “Stante la delicatissima situazione che ormai chiaramente si va delineando con rischi gravissimi per tante famiglie reggine, chiediamo al Presidente del Consiglio regionale – conclude Imbalzano – di mettere in discussione, già nella seduta di venerdì, la mozione da noi presentata, allo scopo di coinvolgere la massima Assemblea elettiva calabrese in una battaglia che non è solo della città di Reggio Calabria ma dell’intera Regione”.

 

 

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