Catanzaro. Venerdì al Festival d’Autunno è la volta di “Hedy Lamarr, la donna gatto”, il libro di Segantini

Catanzaro. Venerdì 18 novembre, secondo appuntamento culturale con il Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce. A latere dello spettacolo “Happy days” che si terrà nel giorno precedente presso il Teatro Politeama di Catanzaro, Edoardo Segantini presenterà nella Biblioteca “De Nobili” il suo ultimo libro, “Hedy Lamarr, la donna gatto”, edito da Rubbettino Editore.
Famosa diva del cinema e prototipo della donna moderna, l’attrice è meno conosciuta per la sua straordinaria intelligenza di inventrice e di “madre” del telefono cellulare.
Di Hedy Lamarr, vero nome Hedwig Kiesler, si ricorderà il primo nudo femminile della storia del cinema nel film “Estasi”. Era il 1933 quando quel film, considerato scandaloso per l’epoca, venne censurato.
Dopo quattro anni di matrimonio (ne “collezionerà” ben sei) fugge a Londra travestita da cameriera. Fu lì che incontrò Louis B. Meyer, capo della Metro Goldwyn Mayer, che portandola con sé a Hollywood e trasformandola nella diva che tutti conosciamo. Ma la sua storia non si limiterà al cinema. Impegnata nello sforzo bellico anti-nazista, nel 1942 inventa il “frequency hopping”, un sistema di guida radio dei siluri che sarà alla base della moderna telefonia mobile.
Della vita di Hedy Lamarr se ne è occupato Edoardo Segantini, scrivendo la sua biografia. Inviato del Corriere della Sera, dove si occupa di nuove tecnologie, economia e innovazione, si è occupato del lancio della testata web Corriere.it e ha diretto per sei anni il Corriere Economia. In passato è stato responsabile della comuinicazione in Telecom Italia e, successivamente, in Alcatel. Curioso l’inizio della sua carriera che lo ha visto sceneggiatore di Topolino e autore della storia de “I promessi paperi”, entrata di diritto nei “Classici Disney”.
“La presenza di un autore e giornalista come Edoardo Segantini – commenta Antonietta Santacroce – dà maggiore lustro ai nostri approfondimenti culturali. L’idea che da alcuni anni porta avanti il festival d’Autunno è quella di non essere identificata solamente come una manifestazione musicale fine a sé stessa”.
L’incontro con Edoardo Segantini e il musical “Happy days” ricondurranno i fan del Festival d’Autunno negli anni del dopo guerra. Due punti di vista diversi che danno un quadro particolare di quel periodo.

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