Demaria (PD) sulle accuse dei consiglieri comunali PdL: “Ho già delegato i miei legali”

Reggio Calabria. Ancora una volta, il PdL reggino, attraverso le sue rappresentanze Consiliari, sfugge all’obbligo di fornire risposte limpide di merito sui problemi da noi posti nell’interesse della città di Reggio e si rifugia dietro polveroni che dovrebbero nascondere la realtà. Questa volta l’operazione è ancora più grave perché utilizza un linguaggio oscuro e a tratti intimidatorio. Abbiamo chiesto conto del perché il presidente della Giunta Regionale Scopelliti ha nominato commissario all’ATERP un professionista reggino già al centro di polemiche perché coinvolto nelle pesanti censure delle autorità di controllo dello Stato che hanno valutato e inventariato una raffica di irregolarità sui bilanci del Comune. Questione sulla quale è anche accesa l’attenzione della procura della Repubblica. Ci siamo chiesti se questa nomina era opportuna e perché il presidente Scopelliti l’abbia decisa. Già altre volte avevamo chiesto conto del perché Scopelliti avesse nominato a capo della Delegazione romana della Regione, un incarico ad alta fiducia personale, l’architetto Labate che si trova al centro di inquietanti giri economici emersi solo dopo il suicidio della dottoressa Fallara. Abbiamo chiesto sempre e soltanto di casi, purtroppo numerosi, che hanno colpito la sensibilità dei cittadini. A questo, se ne sono capaci, devono rispondere esaurientemente, prima ancora che al PD alla città di Reggio e ai suoi cittadini, gli esponenti del Pdl. Devono poi convincersi che se non riescono a dir nulla su queste domande che tutta la città si pone, è meglio restino zitti. E’ comunque inutile che ricorrano a tecniche intimidatorie e vagamente minacciose come in uso in ambienti dai quali la città e la politica invece di mutuare abitudini e modi di fare devono prendere le distanze in modo netto e convinto. In ogni caso, saranno i miei legali, ai quali ho già dato delega, di valutare le iniziative da assumere per le scomposte e nervose reazioni di alcuni dirigenti Pdl, passati dalla polemica politica, legittima anche se aspra, alla diffamazione personale.

P.S. La nota che ha fatto saltare i nervi ad alcuni dirigenti del Pdl era regolarmente firmata e diffusa dalla sede del partito democratico reggino su carta intestata. Insomma, il massimo della trasparenza e dell’autorevolezza. E’ effetto della degenerazione che ha portato parte del Pdl a un pulviscolo quasi personale di sigle immaginare che la firma di un intero partito sia in realtà un documento anonimo.

Girolamo Demaria – Il Coordinatore Provinciale del Partito Democratico

 

 

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