Reggio Calabria. Con riferimento alle notizie pubblicate nei giorni scorsi, lesivi della mia persona e della mia professionalità intendo precisare che nell’ambito degli incarichi al sottoscritto affidati dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, ho sempre agito con diligenza, imparzialità e correttezza improntando il mio operato ai principi cardine della professione ed a quelli della Pubblica Amministrazione. I rilievi mossi allo scrivente frutto di un accertamento dei CTU ministeriali risultano facilmente confutabili nei fatti e nel merito. Risulto infatti nominato componente supplente di una Commissione di gara per l’aggiudicazione di servizi di progettazione di un opera prevista nel programma del Decreto Reggio (“Regium waterfront”), di cui all’epoca risultavo essere il Coordinatore dei Responsabili del procedimento, e colui che nell’ambito delle sue mansioni ha seguito fin dall’inizio l’intero iter tecnico-programmatico e procedurale. La contestazione mossami di aver partecipato alle sedute della Commissione da membro supplente senza di fatto che si ravvisasse la necessità di sostituire un membro componente, risulta del tutto infondata in quanto:
l’art. 16 del disciplinare di gara stabiliva che, “al fine di garantire la continuità delle operazioni della Commissione in caso di impedimento di uno dei componenti, ANCHE i membri supplenti parteciperanno INTEGRALMENTE ai lavori della Commissione pur senza diritto di voto”.
Con nomina del 18/06/2007 fatta dall’Ing. Pasquale Crucitti, nella triplice funzione di Dirigente del Settore Programmazione e Progettazione LL.PP. del Comune di Reggio Calabria, di Responsabile unico del procedimento del concorso internazionale di progettazione nonché di Presidente della commissione giudicatrice, mi veniva esplicitamente richiesto di presenziare i lavori della suddetta Commissione pur senza esercitare il diritto di voto, al fine di supportare la stessa nella valutazione dei progetti presentati soprattutto al fine di un più coerente inserimento nel piano delle opere già programmate.
Ho svolto quindi, nel rispetto del mandato, non solo l’attività di Commissario ma anche quella di referente e Coordinatore quale figura professionale con compiti di coordinamento di tutti gli interventi in programma, di coordinamento dei responsabili del procedimento, di coordinamento con la Commissione ex art. 7 della legge 246/89 (c.d. Decreto Reggio) nonché del suddetto Ufficio Progetti e Leggi Speciali al fine di monitorare lo stato di attuazione delle suddette opere quale supporto tecnico, nonché di verificare e controllare per conto del Sindaco l’attuazione del programma di cui alla citata legge 246/89 e s.m. nonché di soggetto che ha seguito l’intero iter tecnico-programmatico e procedurale anche presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La mia presenza ai lavori della Commissione, quindi, non risultava arbitraria, ma dovuta in ottemperanza a quanto previsto dal disciplinare di gara e dalla disposizione del Responsabile del Procedimento ed ho partecipato con un ruolo attivo ai lavori della stessa, nel rispetto ed in esecuzione delle norme di gara e, più nello specifico, dell’art. 16 del Disciplinare di gara.
In conseguenza della prestazione professionale svolta nell’interesse del Comune di Reggio Calabria, ho pertanto legittimamente percepito il compenso calcolato sulla base delle tariffe professionali vigenti e pari a quello degli altri componenti la Commissione giudicatrice.
Tutto quanto fin qui esposto risulta peraltro da un parere pro veritate reso allo scrivente da uno studio legale di diritto amministrativo e commerciale.
Respingo, pertanto, con fermezza qualsiasi tentativo di screditare il mio nome e la mia professionalità ed ho dato mandato ai miei legali di tutelare la mia onorabilità e la mia immagine in tutte le sedi competenti, perseguendo coloro che intendono usarlo per fini politici o giornalistici.
Gianni Artuso, architetto