A Sambatello riaperta la biblioteca, si arricchisce dei libri donati dalla famiglia Palmenta

Reggio Calabria. Un momento culturale significativo quello che ha preso vita, ieri, a Sambatello: le sinergie attivate tra l’Amministrazione municipale di Reggio Calabria e il Centro Studi Colocrisi, presieduto da Matteo Gangemi, hanno reso possibile la riapertura di una sede distaccata della biblioteca comunale proprio nel quartiere collinare a nord di Reggio.
Il patrimonio della struttura di Sambatello, inoltre, si è ulteriormente arricchito grazie a un cospicua donazione effettuata dal nipote di Monsignor Giuseppe Palmenta, omonimo del canonico che fu uomo di grande cultura nonché autore di diverse pubblicazioni.
Alla cerimonia di donazione hanno partecipato, tra gli altri l’assessore al Decentramento, Giuseppe Martorano e il consigliere comunale delegato alla Cultura dal sindaco Demetrio Arena, Monica Falcomatà.
“Celebriamo un momento di alto rilievo – ha detto Falcomatà – che ci ha regalato momenti di profonda riflessione: innanzitutto la collaborazione tra il Comune e una realtà associazionistica di questa parte del nostro territorio diviene testimonianza di come in riva allo Stretto sia presente un valido fermento culturale tenuto vivo anche da iniziative volute da quei cittadini che intendono impegnarsi per conservare la memoria storica.
E’ mia ferma convinzione – ha proseguito Monica Falcomatà – che sia necessario conoscere a fondo le proprie radici e il proprio passato per vivere bene il presente e affrontare le sfide future. Come Amministrazione perciò siamo lieti che sia nata questa particolare sinergia con il Centro Studi Colocrisi, e ringraziamo anche la famiglia Palmenta che, tramite un concreto atto di generosità, ha voluto contribuire all’accrescimento culturale di questa sede della biblioteca, mettendo il proprio patrimonio a disposizione della comunità”.
“Iniziative di tale portata – ha poi dichiarato l’assessore Martorano – costituiscono testimonianze tangibili di come la cultura debba essere un veicolo di crescita ed arricchimento del territorio. In qualità di assessore al Decentramento ho da subito sposato la proposta del Centro Studi e del suo presidente affinché fosse possibile che la struttura potesse riaprire i battenti: tramite la convenzione, e grazie all’impegno di un comitato guida, questa parte del territorio potrà usufruire di una biblioteca che oggi incrementa il suo capitale culturale tramite un’importante donazione. Il gesto della famiglia Palmenta esalta la necessità di non disperdere un patrimonio bensì di condividerlo con la cittadinanza dando vita ad un beneficio collettivo. Mi auguro – ha concluso – che questo esempio possa essere da stimolo per progetti simili in altri quartieri della città”.
Il lascito è composto da libri di storia, letteratura, saggistica, filosofia e musica. Nel corso della cerimonia, inoltre, sono state esposte delle opere grafiche provenienti dalla donazione Giorgio Favaretto che vanno ad integrare la rassegna di arte contemporanea in corso e costituiranno una sezione della pinacoteca del Centro Studi.
Interessanti le testimonianze su Monsignor Palmenta la cui figura è stata ricordata dallo stesso Matteo Gangemi, da Nicola Sgro responsabile della pinacoteca del centro Colocrisi, dal professore Antonino Monorchio, da don Antonino Palmenta e dal professore Antonio Palmenta che ha declamato alcuni versi dell’autore di Diminniti di Sambatello.

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