Emergenza idrica. Energia Pulita presenta la proposta di introdurre nello Statuto Comunale il principio dell’acqua pubblica

Reggio Calabria. Si è tenuta stamane una conferenza stampa, presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, indetta dal Movimento Energia Pulita ed alla quale hanno preso parte Nino Liotta, capogruppo in Consiglio comunale di EP, Gianmarco Cantafio del Coordinamento Acqua pubblica “Bruno Arcuri”, Roberto Morabito e Laura Cirella del Movimento Energia Pulita. Presenti anche i consiglieri Demetrio Delfino e Massimo Canale. Prima dell’inizio della conferenza stampa, Laura Cirella ha voluto ricordare Francesco Azzarà, manifestando solidarietà e vicinanza ai familiari di Francesco a nome di tutto il Movimento Energia Pulita ed auspicando una sua prossima liberazione. Energia Pulita ha reso noto di aver depositato in data odierna una proposta di deliberazione per la modifica e l’integrazione dello Statuto Comunale, che ha come primo firmatario il consigliere Liotta e che propone di sancire il principio che l’acqua è un bene comune pubblico sul quale non è possibile trarre alcun profitto e la cui gestione deve, appunto, restare pubblica. Nino Liotta ha sottolineato come tale proposta, visto il risultato del Referendum del 12 e del 13 giugno, è doverosa al fine di garantire una volontà popolare che si è espressa in maniera inequivocabile. “Quasi 75mila reggini hanno votato Sì al Referendum esprimendo chiaramente la propria volontà affinchè l’acqua resti pubblica. L’acqua è molto più di un bene comune, non appartiene semplicemente all’uomo, ma anche alla natura, è un diritto umano universale e inalienabile” ha evidenziato Liotta. “Proprio domani, 26 novembre, si terrà a Roma una mobilitazione nazionale per ribadire l’urgenza di procedere nel rispetto del risultato referendario – ha aggiunto Gianmarco Cantafio – In molti Comuni, a seguito di analisi specifiche, è stata riscontrata la non potabilità dell’acqua corrente. Ciò è inaccettabile. L’accesso all’acqua potabile deve essere garantito. Ma tale garanzia viene meno nel momento in cui la Sorical, società regionale che gestisce il servizio idrico, vanta crediti milionari nei confronti di molti Comuni calabresi. Il Coordinamento Acqua pubblica “Bruno Arcuri” ha presentato in Consiglio regionale una mozione, già sottoscritta da otto consiglieri regionali, che chiede la rescissione in danno del contratto con Sorical.” “Il rischio è che, come già successo in diversi Comuni debitori, la Sorical decida di chiudere i rubinetti cessando l’erogazione del servizio idrico – ha puntualizzato Roberto Morabito – Chiediamo che tale proposta di deliberazione venga esaminata in commissione e posta in calendario per la discussione in Consiglio comunale prima della fine dell’anno. Ciò servirà  al Comune di Reggio Calabria, debitore anch’esso nei confronti di Sorical, a tutelarsi affinchè il servizio idrico non venga meno nella nostra città.” “Ammonta a 22 milioni il debito del Comune di Reggio Calabria nei confronti di Sorical”, ha precisato Massimo Canale che ha aggiunto: “Il principio dell’acqua come bene comune e pubblico era stato inserito nel programma elettorale ed è stato un impegno che Energia Pulita ha assunto da subito, ponendolo come caposaldo del proprio manifesto politico. Lavoreremo, sia in Commissione che in Consiglio, affinchè tale proposta venga largamente condivisa.”

 

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