Il circolo del cinema “Zavattini” ricorda Vittorio De Seta

Reggio Calabria. Oggi il cinema italiano è orfano di uno dei suoi padri. È morto Vittorio De Seta. De Seta è stato un regista, un intellettuale che ha testimoniato con la sua espressione artistica e le sue scelte di vita il proprio impegno a fianco di ogni marginalità esistenziale. Il suo cinema che noi, suoi amici del Circolo del Cinema “Cesare Zavattini” abbiamo sempre apprezzato e divulgato, è stato un esempio non soltanto sotto il profilo artistico, ma anche sotto l’aspetto più strettamente sociale. Restano indimenticabili, per questi motivi, i suoi documentari che hanno raccontato la Sicilia e la Calabria, il sud come area globale di disagio. Non a caso i suoi ultimi impegni artistici sono stati due film che hanno raccontato l’emigrazione e il suo dolore, quell’emigrazione che oggi ci vede ospiti, spesso, nostro malgrado, di persone che fuggono da guerre e carestie, da terre senza futuro. Vittorio De Seta, che conosceva profondamente l’animo umano, aveva raccontato questo disagio profondo, così come aveva raccontato le altre povertà e i quartieri marginali e periferici delle metropoli, proponendo sempre una speranza per un mondo migliore. Il suo cinema resterà a testimoniare queste sensibilità e noi ricorderemo Vittorio De Seta come maestro, come amico sempre disponibile come era accaduto solo poche settimane addietro in una bella iniziativa, promossa da Legambiente, tesa a valorizzare la bellezza in Calabria.
Ci resta il suo insegnamento e il suo esempio che ha sempre accompagnato l’artista con l’umiltà e la sapienza dei grandi.

Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”

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