L’Inpdap di Reggio in stato di agitazione per le disposizioni della manovra salva-Italia

Reggio Calabria. Nessuno sa niente ma dal 6 dicembre l’Inpdap è soppresso e il personale in esubero non transiterà all’Inps, (prima mobilità se c’è posto o due anni stipendio 80% e poi licenziamento (grazie a norma a firma Brunetta).
Il provvedimento riguarda circa 700 colleghi in tutta Italia, delle sede di Reggio Calabria sono in 6.
In data odierna, il personale della sede Inpdap di Reggio Calabria si è riunito in assemblea per discutere sullo sciopero indetto lunedì 19 dicembre e sulla soppressione dell’Inpdap, posta in atto dal governo Monti con il decreto “salva Italia”, in corso di approvazione in Parlamento.
Desta profondo sgomento e preoccupazione la soppressione dell’Inpdap, considerato “Ente inutile”, le cui prestazioni (prestiti, mutui, vacanze anziani, borse di studio etc.) hanno, invece, nel corso di tutti questi anni, sostenuto migliaia di iscritti e pensionati.
Si vanificano in poche righe l’impegno e la dignità di tutti i dipendenti dell’Istituto, mettendo a rischio anche il posto di lavoro di alcuni di essi (l’art. 21 del decreto Monti pone già in mobilità biennale tutti gli esuberi individuati dal Ministro Brunetta, con particolare riferimento al personale inquadrato nell’area A e nell’area B).
Pertanto, i dipendenti della sede di Reggio Calabria hanno deliberato all’unanimità l’adesione compatta allo sciopero, proclamando fin da adesso lo stato di agitazione.
Le scriventi organizzazioni sindacali e la Rsu di sede, su mandato dei lavoratori, indicono una serie di iniziative di lotta che prevedono assemblee del personale a partire dalla prossima settimana e negli orari di apertura al pubblico.
Durante le suddette assemblee si svolgerà un’azione di sensibilizzazione e di informazione all’utenza.

Cisl Fpa
Cgil Fp
Uil Pa

Exit mobile version