Catanzaro. L’assessore Scarpino: “Sarà il Consiglio comunale a valutare il protocollo d’intesa per l’ex Umberto I”

Catanzaro. “Sarà il Consiglio Comunale a dover assumere i necessari provvedimenti affinché l’ex “Umberto I” possa avere la destinazione d’uso individuata dal protocollo d’intesa sottoscritto tra Amministrazione e Asp, ossia quella relativa all’istituzione di un centro d’eccellenza per anziani. Lo specifica l’assessore ai Servizi Sociali Fulvio Scarpino il quale ricorda che l’intesa è stata attuata ai sensi dell’articolo 4 della convenzione del 28 giugno 1996, il quale prevede la possibilità di un accordo Comune-Azienda per la gestione integrata dei servizi socio sanitari, tra cui un centro diurno per anziani. Questo protocollo dà, di fatto, il via libera all’iter burocratico-amministrativo da parte dei due enti pubblici, in quanto sia l’Asp che il Comune di Catanzaro dovranno provvedere alla stesura degli atti previsti dalla normativa per addivenire alla realizzazione del centro d’eccellenza. L’Asp sta predisponendo tutti gli atti necessari e secondo a quanto detto dal direttore generale Gerardo Mancuso, gli stessi saranno pronti entro fine anno. Una volta ricevuti, sarà preparata una delibera che prima andrà in Commissione per approdare, subito dopo, in Aula. “Abbiamo accelerato l’iter, nonostante questo particolare momento della vita amministrativa del Comune – ha affermato l’assessore Scarpino – perché l’Asp avrebbe potuto individuare anche una struttura diversa, su tutto il territorio provinciale, per istituire il centro d’eccellenza per anziani e la città avrebbe perso un’occasione importante. E’ del tutto evidente che il passaggio in Consiglio comunale – ha proseguito l’assessore – è necessario e obbligatorio alla luce anche del blocco degli accreditamenti determinato dall’attuazione del piano di rientro della spesa sanitaria e invito tutti i consiglieri a dare il loro contributo per non perdere le risorse messe a disposizione dall’Asp. Che, è bene ricordarlo, si è assunta l’onere della gestione, mettendo in campo centinaia di migliaia di euro. Cifra che il Comune – ha concluso Scarpino – non avrebbe potuto impiegare”.

 

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