Futuro e Libertà: “In Consiglio comunale centrodestra e centrosinistra silenti sulle possibili infiltrazioni mafiose a Palazzo San Giorgio”

Reggio Calabria. Durante l’ultimo Consiglio Comunale del 2011, il civico consesso ha deliberato che tutte le eventuali entrate derivanti dal processo “Meta”, in cui l’Amministrazione Comunale si è costituita parte civile, saranno destinate interamente alla ristrutturazione di beni confiscati alla ‘ndrangheta che poi, a loro volta, saranno utilizzati a scopi sociali. Ma se da un lato l’Amministrazione Comunale intende dare un segnale forte contro la criminalità organizzata, dall’altro si assiste al silenzio da parte sia del centrodestra che del centrosinistra in merito alle recenti vicende che hanno messo in luce possibili infiltrazioni mafiose a Palazzo San Giorgio. Eppure, il primo punto all’ordine del giorno era la presa d’atto della temporanea sospensione di Plutino dalla carica di consigliere comunale, decretata dal Prefetto Luigi Varatta e la nomina del primo dei non eletti della lista del Pdl, Pasquale Naso. L’unica voce che si è espressa in proposito è stata quella del Presidente del Consiglio Comunale Seby Vecchio, che si è limitato a esprimere la sua totale fiducia nell’operato della magistratura. Nessun consigliere ha aperto un dibattito politico che ponesse le basi per una discussione seria in merito ai possibili provvedimenti da adottare per arginare questi fenomeni. Avremmo voluto assistere ad un Consiglio Comunale che affrontasse unitariamente il problema, per dimostrare che la politica intende finalmente riappropriarsi del suo ruolo e costruire qualcosa di diverso, di serio, di pulito. Invece, abbiamo dovuto tristemente prendere atto che per l’ennesima volta la politica si rifiuta di guardare in faccia la realtà e preferisce andare avanti facendo finta che niente di grave sia avvenuto. La politica non può delegare tutte le responsabilità alla magistratura, anzi ha il dovere di interrogarsi su quanto sta accadendo e dimostrare che è in grado di autogovernarsi e di dotarsi di tutti gli strumenti necessari per affrontare in maniera decisa e rigorosa il problema in questione. Purtroppo, ad oggi, ciò non è avvenuto. Pertanto un nuovo modo di interpretare la politica e i ruoli istituzionali ricoperti per mandato popolare è indispensabile. Il Fli è nato con questi presupposti: per eliminare all’interno delle forze politiche quei comportamenti che tradiscono la fiducia ricevuta dagli elettori, non c’è bisogno delle condanne definitive.

Teresa Catalano – Coord. Area Territoriale Reggio Calabria (Futuro e Libertà per l’Italia)

Franco Romeo – Coord. Prov. Reggio Calabria (Futuro e Libertà per l’Italia)

 

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