Ethos: “Il presente e il futuro di Reggio sono in mano ai suoi figli”

Reggio Calabria. San Basile, piccolo e poco conosciuto comune della provincia di Cosenza. Qualche giorno fa, in questo remoto angolo della Calabria, sul quale certamente non insistono logiche ed interessi criminali, dove ‘ndrangheta e massoneria-deviata sono assenti, la Giunta (di centro sinistra) ha inaugurato la messa in funzione del I° impianto fotovoltaico comunale, installato sul tetto dell’unica scuola elementare presente, collegandolo alla rete Wi-Fi dell’Amministrazione per un controllo continuo e costante del suo funzionamento direttamente dalle stanze degli uffici dei tecnici comunali. Il costo dell’intero progetto è stato sostenuto dalla Regione (di centro destra), i guadagni derivanti dalla vendita di energia elettrica prodotta in eccesso rispetto al proprio fabbisogno vanno interamente nelle casse del Comune. E’ necessario aggiungere altro? Certo, Reggio non è San Basile, in termini di dimensioni e, soprattutto, di interessi criminali. “Reggio è Citta Metropolitana – sosterrà il solito pierino di turno – le cui dinamiche politiche (quali?) devono fare i conti con altre priorità.”. Nelle condizioni economiche in cui versa il Comune, visto l’aumento delle bollette ENEL a causa dell’addizionale comunale e visto l’enorme credito che la stessa vanta nei confronti dell’Amministrazione Cittadina degli ultimi dieci anni, la possibilità di istallare, sui tetti degli edifici di proprietà comunale, dei pannelli solari in grado di produrre energia elettrica a costo zero, utilizzabile dallo stesso Comune sia per ridurre i costi derivanti dal fabbisogno elettrico che per ridurre il proprio debito senza incidere sulle tasche dei reggini, è, per Ethos, un’assoluta priorità. Sia ben chiaro che questa elementare considerazione, già resa “proposta politica” nel programma presentato dall’Associazione nel corso dell’ultima campagna elettorale comunale, non è una richiesta d’intervento o di dialogo nei confronti di Arena o di Scopelliti, le cui pessime esperienze politiche, che ci auguriamo possano giungere in fretta al termine, non prevedono le stesse priorità e gli stessi metodi. E’ una proposta concreta su cui iniziare a ragionare. Questa e molte altre proposte potrebbero costituire quella “piattaforma programmatica” (per usare un termine d’altri tempi) utile, concreta, sostenibile, che non ha colore partitico. Su queste basi, cioè su elementi oggettivamente condivisibili, che prevedano ed antepongano un metodo politico anch’esso condiviso e trasparente ed un’accurata selezione delle proprie rappresentanze, può e deve essere costruita la nuova classe dirigente. Lo spirito di servizio, la credibilità, la competenza, così come la capacità d’ascolto e di confronto devono essere caratteristiche imprescindibili della futura classe dirigente, il cui compito non consisterà solamente nel risanamento dei conti e nella regolare erogazione dei servizi al cittadino, ma nel creare velocemente le basi perché, negli anni che verranno, la comunità reggina possa dipendere sempre meno dalle volontà e dagli umori di politicanti corrotti e collusi, di ndranghetisti, di massoni-deviati, di traditori ed infedeli “statali”.

Ethos
Il presidente Giuseppe Musarella

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