Il ministro Riccardi al “Villaggio dei Giovani” gestito dall’Associazione “Attendiamoci”

Reggio Calabria. Ieri Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione con delega, tra le altre, alle Politiche giovanili, in occasione della sua vista in Calabria, tra gli impegni prefissati, ha scelto di incontrare un gruppo di giovani, quelli dell’Associazione Attendiamoci Onlus, in un bene confiscato alla ‘ndrangheta e trasformato dalla stessa associazione nel “Villaggio dei Giovani”. La notizia della visita del ministro ha colpito i tanti giovani accorsi per far conoscere la realtà associativa, non solo per l’importante carica istituzionale ricoperta dal professor Riccardi, ma soprattutto perché ad ascoltare la storia ed incontrare i volti che costituiscono l’associazione era un accademico italiano, noto studioso di storia contemporanea, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, un uomo attento alle problematiche sociali. Il ministro, con al fianco il prefetto di Reggio Calabria, dottor Luigi Varratta e il dottor Mario Morcone, suo capo di Gabinetto ed ex direttore dell’Agenzia dei beni confiscati, è stato accompagnato da don Valerio Chiovaro e dai soci fondatori dell’associazione a visitare le strutture assegnate (site nei pressi della stazione O.Me.Ca.), a prendere visione dei luoghi che ospitano esperienze residenziali per la formazione globale della persona, per la crescita relazionale nell’ambito della vita comunitaria. Dopo la proiezione di un video che ha dato testimonianza dei tanti sacrifici, della dedizione e dell’amore che hanno consentito di trasformare un luogo in cui si respirava odio in un luogo in cui adesso si sceglie la vita e promana il bene, la parola è passata a due giovani dell’associazione, che hanno voluto raccontare la loro esperienza. Fil rouge tra le parole di uno dei soci e quelle di un giovane tredicenne che segue da poco un cammino formativo è stato l’importanza di creare legami significativi, la possibilità di vivere la pienezza della parola amicizia. Il ministro Riccardi si è detto stupito ed ammirato dallo stile associativo, dall’importanza riservata alla formazione e alle relazioni. Si è complimentato perché ha percepito la viva speranza di cambiamento che alberga nei cuori e nelle menti dei tanti giovani presenti. Ha detto di essere soddisfatto perché ha compreso che il Villaggio dei Giovani non è un’isola felice lontana dai problemi reali, in cui raggiungere una serenità individuale o comunitaria disinteressandosi della realtà territoriale e sociale in cui si opera, né una casa della rassegnazione ma un luogo di sognatori che, tramite un percorso di crescita personale, forti di legami sinceri e fraterni, decidono di cambiare il mondo. È stato entusiasmante percepire dalle parole dei presenti l’amore con cui quotidianamente i giovani si dedicano alle tante attività, amore che è capacità di ascoltare le richieste di aiuto non palesate, di pronunciare sì sacrificanti ma provenienti dal cuore, che ricolmano di entusiasmo e desiderio di proseguire un cammino, rimanendo l’uno accanto all’altro per superare gli ostacoli, percorrere sentieri conosciuti e scoprirne altri mai solcati. È stato emozionante poter raccontare al ministro la storia di una associazione reggina che è impegnata da anni al servizio dei giovani e che, con la collaborazione dei soci, dei volontari, degli adulti e delle imprese amiche, può continuare a fare del bene. La visita del ministro Riccardi è stata un’occasione unica, gratificante, che ancora una volta rende merito alle fatiche quotidianamente affrontate per portare avanti la missione di prevenzione del disagio giovanile e di formazione globale della persona. Questo incontro ha lasciato la voglia di continuare in questa opera, la giusta carica per proseguire nella sfida di accompagnare i giovani lungo l’esperienza dell’amicizia, per vincere le difficoltà relazionali, incrementare le proprie risorse per dare forma, con impegno e costanza, ai propri sogni.

Maria Rosaria Araniti

 

 

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