Sfrattata la Polizia di Stato dal Cedir. Vecchio e capigruppo: “La sicurezza non può considerarsi un costo ma va ritenuta un investimento per la città”

Reggio Calabria. “Una vera e propria “pugnalata” è stata inferta alle spalle dei poliziotti e a tutto il sistema di sicurezza che ruota intorno alla città di Reggio Calabria”. E’ così che il Presidente del Civico Consesso Sebastiano Vecchio, insieme ad alcuni esponenti e capogruppo di maggioranza (Rocco La Scala – Pri; Nicola Paris-Reggio Futura; Andrea Crupi e Bruno Bagnato-Udc; Felice Nava-Lista Scopelliti; Francesco Plateroti-Sud; Giuseppe Eraclini-Pdl; Domenico Marra-Reggio Futura) ha commentato la notizia appresa dai piani alti della Questura reggina relativa allo “sfratto” dal Centro Direzionale (CEDIR) operato dal Dirigente di Palazzo San Giorgio nei confronti della Polizia di Stato.
“Una decisione che deve essere necessariamente rivista, in attesa che il Comparto venga dislocato a Santa Caterina, se tagli devono esser fatti – ha dichiarato Vecchio – si inizi da ciò che è superfluo e non si vada a colpire un comparto come la Polizia di Stato che in quella zona del CEDIR, punto nevralgico, ha sempre operato e continua ad operare con grande professionalità. Una situazione questa che se dovesse essere messa in atto andrà a penalizzare fortemente non soltanto gli operatori di Polizia ma al contempo la capacità operativa con enormi danni per la sicurezza dei cittadini, poiché – afferma Vecchio – la sicurezza non può considerarsi un costo ma va ritenuta un investimento per la nostra città e l’impegno degli operatori di Polizia non deve essere riconosciuto soltanto a parole ma con azioni concrete da parte delle Istituzioni che tutelino e salvaguardino il lavoro operoso del Comparto reggino, non certamente mettendo in atto azioni di “sfratto” come quella che vorrebbe concretizzare il Comune di Reggio”.
Una scintilla questa che ha fatto scatenare la segreteria provinciale del SIULP il massimo sindacato di Polizia nonché lo stesso Presidente del Civico Consesso che non riesce a dare una ragionevole spiegazione a questa decisione piovuta come un fulmine a ciel sereno, peraltro con pesanti ripercussioni sull’andamento dell’attività lavorativa in quanto il Dirigente del Settore Contratti e Appalti di Palazzo San Giorgio ha inoltrato una richiesta di lasciare liberi i locali del CEDIR, della quale non era a conoscenza né il Presidente del Consiglio né i consiglieri di maggioranza. “Una situazione davvero inconcepibile che va in controtendenza rispetto alla precedente amministrazione Scopelliti, poiché – ribadisce Vecchio – l’attuale Capo del Governo Regionale aveva specificamente chiesto un presidio di legalità nella zona di Arghillà. L’auspicio più grande è che il Dirigente del Settore Contratti e Appalti di Palazzo San Giorgio riveda al più presto questa decisione poiché, probabilmente, preso dalle tensioni relative ai contenimenti di spesa Comunali non ha considerato la pesante ripercussione che un provvedimento di questa portata possa avere in termini di sicurezza e salvaguardia della legalità nella nostra città”.

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