Lanucara (PD): “Tutti i consiglieri comunali dicano se risulta loro che qualcuno ha usufruito di voti di scambio con la ‘ndrangheta”

Reggio Calabria. In questo momento difficile serve la virtù democratica. Auguro buon lavoro alla terna Prefettizia che si è insediata a palazzo San Giorgio, impegnata a far emergere la realtà contabile-amministrativa del nostro Comune. Si dovrà, a mio parere, di fronte ai tanti fatti che ci hanno scandalizzato, fare possibile chiarezza. Questo ci aspettiamo come cittadini. La Commissione, a quanto pare, non si arrogherà poteri che non sono i propri. Dunque, rispetto per il loro lavoro. Nel contesto dato non si può confondere comunque la morale con la giustizia. Per stare nel piccolo la cosa che indigna è la leggerezza con cui alcune parti affrontano il problema delle cosiddette società miste. Chi è il probabile colpevole? Il 51% o il 49%? Si sfiora il ridicolo. Se c’è qualcuno che pensa ad azioni di cui non avrebbero contezza gli amministratori comunali è bene che si tolga di mezzo e si tolga, in particolar modo, perché evidenzia una non corretta intellettualità. Ad ogni buon conto non si capisce perché la parte pubblica o quella privata dovrebbero operare non rispettando regole e legalità. E ancora, non se ne può più di amministratori che “non sanno” e che come angeli svolazzano sulle Istituzioni. Ha detto qualcuno autorevole: “Ci sono le parole?” Usiamole senza ambiguità. I consiglieri comunali, tutti, devono dire se risulta loro che qualcuno ha usufruito di voti di scambio legati alla ‘ndrangheta. Il punto è davvero questo. Ma se prevale il sentimento del “tengo famiglia” allora siamo messi male! Il Prefetto ha dei sospetti e fa bene a volerseli chiarire, ma altresì, partiti, sindacati, associazioni e religiosi devono scendere in campo, operando politicamente senza affidarsi alla sola “terna”. Il tempo è scaduto, fermiamo le bugie e le irresponsabilità. Io penso, e non da sola, che la “politica”, bene comune, è scomparsa. Dunque l’attuale sistema non sta più in piedi perché ha i “piedi di argilla”. Prendiamone atto. Sforzi se ne stanno facendo per non cadere nel baratro. Tuttavia si dovrà prevedere e basarsi, in ogni caso, su un impegno inedito per favorire “una nuova cultura” capace di proteggerci dalle sofferenze. Cultura che combatte e che si propone di eliminare ogni infelicità. Attraverso i secoli c’è stato insegnato a considerare sacra l’esistenza dei bambini ed ogni conquista civile. Oggi i bambini in Africa muoiono ogni secondo per fame, sete e mancanza di medicine. Le conquiste civili periscono perché non agite. “La cosa” che va messa in campo per uscire davvero dallo stagno è allora una nuova cultura, che è stata pensiero Greco, Ellenismo, Romanesimo, Cristianesimo, Umanesimo, Illuminismo, Liberalismo, ecc., di cui molti intellettuali e scrittori si sono cibati, producendo, nello scorso secolo, un modello di mondo con i loro scritti. Oggi una riedizione culturale dovrà impegnarsi a rifare donne e uomini, insegnando loro ad elaborare principi e valori e non solo lotta alla illegalità. Peraltro sentendo i dati sulla criminalità 27% riportati dalla stampa in queste ore, poco edificanti e non consolatori per la nostra realtà, rischiamo di perdere ogni ottimismo. In questo quadro di riferimento è impegnativo lottare contro fame e sofferenza. Usciamo dai luoghi comuni e da affermazioni sbrigative che spesso non dicono nulla. Non mi pare che i giovani siano di per sé un progetto politico e non indicano ancora un nuovo mondo! Sforziamoci, serve davvero più pensiero, pratica politica ed onestà intellettuale. Si può affermare che Platone è vecchio? O che è vecchio il nostro Presidente della Repubblica?

Antonia Lanucara (PD) – Già presidente Commissione regionale Pari Opportunità

 

 

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