Bronzi di Riace. Fedele (PdL): “Falso che negli ultimi tre anni siano stati collocati nell’androne del Consiglio regionale”

Reggio Calabria. “Un grande risultato per la città dello Stretto quello ottenuto dal governatore Scopelliti che, durante la sua ultima trasferta romana, è riuscito ad ottenere dal Cipe la cifra che, integrata a quella stanziata dalla regione, permetterà di proseguire e completare i lavori del Museo nazionale della Magna Grecia”. Lo afferma il capogruppo del PdL in Consiglio regionale, Luigi Fedele che continua: “ Senza dubbio si tratta di un traguardo significativo raggiunto grazie all’impegno e alla caparbietà del presidente Scopelliti che, attraverso un efficace lavoro di squadra svolto , tra l’altro, insieme con il Governo nazionale e il sindaco di Reggio, Demetrio Arena, potrà finalmente mettere un punto ad una vicenda che, se non fosse stata risolta, avrebbe potuto creare serie ripercussioni, anche in termini economici, su tutto il territorio”. “Il Museo nazionale – conclude Fedele – non costituisce soltanto uno dei ‘tesori’ più preziosi di questa fetta di Calabria per le innumerevoli opere d’arte in esso custodite ma rappresenta, soprattutto, un forte attrattore turistico che potrà fornire un apporto considerevole e una spinta sostanziale al cambiamento e al progresso di tutta la provincia reggina. Tengo a precisare, inoltre, in merito alla sistemazione dei Bronzi di Riace che non è assolutamente vero che negli ultimi tre anni sono stati collocati nell’androne del Consiglio Regionale ma, al contrario, sono stati disposti in un’ apposita sala dotata di tutte le apparecchiature all’avanguardia necessarie, tra l’altro, per lo studio e la conservazione delle opere. Strumentazioni che hanno reso ancora più efficace il minuzioso lavoro di restauro effettuato da un’equipe di validi esperti che hanno avuto la possibilità di svolgere la propria attività sotto lo sguardo attento e incuriosito dei tanti visitatori che hanno raggiunto in questo periodo Palazzo Campanella. Ecco perché la massima Assemblea calabrese ha investito ingenti fondi per la conservazione e la valorizzazione delle due statue nel frattempo che potessero fare rientro nella loro casa naturale”.

 

 

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