Musarella (Ethos): “Nessun complotto, il Modello Reggio si demolisce da solo”

Reggio Calabria. La recente storia politica ed amministrativa della nostra città, spesso interpretata dai soliti noti in modo eccessivamente strumentale alle proprie necessità, è caratterizzata anche da una serie di fatti che hanno profondamente alterato le condizioni di vita dei reggini. Senza voler andare troppo a ritroso nel tempo e limitandoci a questioni di carattere politico, nel periodo compreso tra la morte della Fallara ed i nostri giorni, soltanto due sono state le comunicazioni istituzionali particolarmente significative ed emblematiche: la muscolosa conferenza stampa organizzata dall’allora maggioranza di Palazzo San Giorgio, all’indomani della morte della dirigente dell’Ufficio Tributi e Finanze, per spiegare alla città ed al resto del mondo che a Reggio i conti erano in regola (conferenza tenutasi poco tempo prima che fosse barbaramente ucciso il giovane parrucchiere Giuseppe Sorgonà – giusto per inquadrare il contesto temporale) e quella dell’ex sindaco di Reggio, attuale Governatore della Calabria, tenuta all’indomani della testimonianza resa in un’aula di Tribunale da uno stimatissimo Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, per comunicare a Reggio ed al resto del mondo che l’Ufficiale in questione, “…che fa politica…”, sarebbe parte integrante di un complotto finalizzato a delegittimare e demolire il modello Reggio. Tuttavia, avendo avuto modo, come chiunque altro, di vivere Reggio in questi ultimi anni, la questione relativa a chi stia mentendo e chi stia compiendo fino in fondo il proprio dovere non si pone assolutamente. A queste due comunicazioni, che danno perfettamente il senso di come certa gente intenda la politica, pochi giorni or sono se ne è aggiunta una terza che questa volta ha valore istituzionale: la recente delibera del Consiglio Comunale, voluta ed approvata esclusivamente dalla maggioranza, con cui si dà mandato al sindaco di combattere e contrastare i “nemici” di Reggio in ogni modo lecito ed in qualunque contesto si renderà necessario. Se le dichiarazioni formulate nel corso delle due conferenze stampa indignano, quelle scritte in un atto ufficiale del Consiglio sorprendono e confondono anche Ethos, che da anni denuncia il sistema di becera politica imbastito a Reggio da chi si è palesemente dimostrato suo nemico (ed i nemici, non più semplici avversari, stanno a destra, al centro ed a sinistra!). Nel corso della prima riunione successiva all’insediamento della Commissione d’Accesso al Comune di Reggio, l’intera maggioranza ha pensato bene di discutere ed approvare una delibera che, in buona sostanza, obbliga il sindaco ad intervenire con ogni mezzo lecito per tutelare l’immagine ed il decoro della città, a loro dire seriamente compromessi da inchieste mediatico-giudiziarie che nasconderebbero un complotto ai danni del modello Reggio. A meno che non si stia parlando di un’altra città, a Reggio il buco di bilancio, le consulenze d’oro, le assunzioni clientelari e le aggiudicazioni “allegre” di appalti pubblici; così come la morte della Fallara, l’accertata presenza della ‘ndrangheta anche nella Multiservizi, l’arresto di un consigliere comunale, il fondato sospetto che assessori in carica ed ex possano avere rapporti con il crimine organizzato, sono fatti avvenuti durante un determinato e circoscritto periodo di tempo che, guarda caso, ha come indiscusso protagonista politico della città un solo uomo ed il suo nutrito staff. A meno che la maggioranza non intendesse, per nemico di Reggio, la libertà di esprimere il proprio pensiero come meglio si ritiene opportuno, “dettagli” tra l’altro sanciti in una certa Carta, dovendo dare esecuzione al mandato ricevuto, il sindaco dovrebbe certamente costituirsi parte civile nei processi a carico del crimine organizzato, di cui la ‘ndrangheta è l’espressione maggiore, ma non l’unica e dovrebbe altresì verificare, attraverso il proprio Ufficio Legale, come potersi adoperare per presentare il conto a chi, in questi anni, ha calpestato, deriso, vilipeso ed ulteriormente impoverito i reggini. Onde evitare spiacevoli fraintendimenti, ovviamente spiacevoli per la maggioranza, sarebbe opportuno che qualcuno “titolato” spiegasse, parola per parola, il senso di questa delibera.

Giuseppe Musarella – Presidente Ethos

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