Atam. I sindacati: “Situazione finanziaria da ascrivere principalmente al Comune e alla Regione”

Reggio Calabria. Le segreterie aziendali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Orsa e Fast dell’Atam di Reggio Calabria alla luce dell’incontro svoltosi in Prefettura per denunciare la grave situazione finanziaria dell’azienda, hanno richiesto e ottenuto un tavolo di confronto con Regione, Comune, Provincia di Reggio Calabria e azienda per definire in termini strutturali le soluzioni da adottare per dare una prospettiva stabile e duratura al trasporto pubblico di Reggio.
La situazione finanziaria dell’azienda è da ascrivere in modo principale all’unico ente proprietario, il Comune di Reggio Calabria, e alla Regione Calabria che ha sottratto 28 milioni di euro complessivi al settore, indebolendone la capacità di fornire servizi essenziali ai cittadini. Per questo motivo occorre trovare tutte le soluzioni idonee per evitare che la situazione dell’Atam precipiti, prevedendo sia forme di ricapitalizzazione societaria che individui anche la presenza di altri soggetti pubblici come la Provincia, sia un piano di rientro che consenta il mantenimento dei servizi e i livelli occupazionali.
Di sicuro, la responsabilità della situazione dell’Atam non è da addebitare né a questi sindacati né ai lavoratori che, invece, proprio il 24 ottobre scorso hanno sottoscritto un accordo aziendale con il quale è stata aumentata la produttività senza incidere sui costi aziendali. E’ questo senso di responsabilità che rafforza il lavoro di queste organizzazioni sindacali e di tutti i lavoratori dell’Atam che oggi, a ben ragione, possono alzare la voce e chiedere a Comune e Regione di assumersi per intero tutte le loro responsabilità.
Ed ancora Cgil, Cisl, Orsa e Fast e i lavoratori dell’Atam hanno scelto, nei giorni passati, proprio per evidenziare la grave situazione dell’azienda, di promuovere un sit-in permanente davanti ai cancelli aziendali per informare la cittadinanza della situazione che si è venuta a creare. Le suddette organizzazioni sindacali condividono, inoltre, il senso di responsabilità dei lavoratori dell’Atam che, nonostante la grave preoccupazione per il loro futuro, hanno inteso manifestare in maniera ferma e dura ma senza interrompere il servizio pubblico perché le colpe e le responsabilità degli Enti pubblici non possono essere scaricate sugli utenti, pensionati studenti e lavoratori. Cgil, Cisl, Orsa e Fast continueranno nella loro mobilitazione senza alcuna sosta perché il tavolo ottenuto è solo l’inizio di una trattativa che noi riterremo conclusa solo quando ai problemi dell’Atam saranno date risposte certe e strutturali, sia per quanto riguarda il mantenimento e rafforzamento dei servizi sia per il mantenimento dell’occupazione.
Il tavolo ottenuto deve però immediatamente avere una data certa perché, come tutti ormai sanno, ogni giorno che passa la sitazione peggiora sempre di più, sia a livelli di servizi che di tensione sociale. Infatti, i servizi dell’Atam sono già ridotti a causa della mancata manutenzione dei mezzi in quanto le case fornitrici, creditrici di ingenti somme, non garantiscono più il materiale necessario. Nessuno pensi, quindi, che invece di affrontare nel merito la vertenza, si speculi su una grave situazione che può precipitare e che verrebbe pagata dai lavoratori e dei cittadini. Quindi chiediamo serietà e fermezza nella lotta. Su una cosa saremo inflessibili: smaschereremo chiunque voglia dividere strumentalmente il movimento di lotta e le giuste rivendicazioni dei lavoratori, e vuole al contrario cambiare il tiro delle rivendicazioni, gettando fumo per coprire i veri responsabili della crisi dell’Atam, non concederemo neanche per un attimo alcuna possibilità né forniremo alibi e giustificazione alcuna.
Chiamiamo, per questi motivi, le altre categorie di lavoratori dipendenti e i pensionati di Reggio a sostenere la lotta dei lavoratori dell’Atam e fin da adesso li allertiamo, se non saranno raggiunti i risultati necessari, ad una grande manifestazione pubblica che vogliamo diventi la battaglia dei cittadini e della città di Reggio che non può vantarsi di chiamarsi metropolitana ed avere un servizio pubblico non all’altezza della dignità dei reggini.

Le segreterie aziendali di:
Pasquale Foti – Filt-Cgil
Bruno Caridi – Fit-Cisl
Mario Salomone – Orsa
Saverio Aloi – Fast

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