Crisi Atam. Foti (Cgil): “Lavoratori pronti ad alzare il livello di mobilitazione e di lotta”

Reggio Calabria. La Filt-CGIL esprime profonda preoccupazione per il ritardo della convocazione del tavolo istituzionale che deve discutere, approfondire e decidere le opportune soluzioni alla crisi finanziaria dell’Atam di Reggio Calabria. Questo ritardo nella convocazione evidenzia già da solo l’irresponsabilità di chi ha l’onere della soluzione di una vertenza che è arrivata al punto più alto di difficoltà e tensione. E’ un problema finanziario che va affrontato con serietà e rigore individuando anche altri soci pubblici, come la Provincia, per avviare a soluzione i problemi aziendali attraverso un piano di rientro e una ricapitalizzazione dell’Atam. Certamente la Filt-CGIL ha chiari i paletti entro cui la trattativa deve avviarsi:

1) il carattere pubblico dell’azienda non può essere messo da nessuno in discussione non solo perché è garanzia per i servizi ma a maggior ragione a Reggio ed in Calabria dove ancora, a differenza di quasi tutte le altre Regioni, non è avvenuta alcuna discussione di merito sull’Azienda Unica Regionale proposta dal Sindacato;

2) l’Atam ha una chiara ed evidente crisi finanziaria ed economica. Quindi l’unico modo per affrontarla è quella di trovare risorse pubbliche in grado di garantire i servizi ai cittadini di Reggio ed il mantenimento dell’occupazione. Altre vie non sono percorribili;

3) il sindacato, assieme a tutti i lavoratori dell’Atam, ha già dimostrato un forte senso di responsabilità sottoscrivendo il 24 ottobre 2011 un accordo aziendale in cui si è aumentata la produttività senza incidere sui costi aziendali;

4) stabilire le precise responsabilità politiche e amministrative, e non solo, delle scelte del Comune in riferimento a fatti quali l’acquisto dei pullman per circa 5 milioni di euro addossati per intero all’Azienda;

5) verificare quanto del credito vantato dall’azienda, da Regione e Comune possa essere immediatamente nelle disponibilità aziendali;

Per questi motivi, la Filt-CGIL intende attivare immediatamente il tavolo con tutti i soggetti coinvolti perché solo una concreta discussione di merito può fare capire quali sono le disponibilità istituzionali a risolvere la vertenza. Certamente, intravediamo nel ritardo della convocazione e dalla difficoltà di interlocuzione con Comune e Regione una certa volontà a non affrontare le questioni di fondo per poi, quando l’Azienda è sulla porta del fallimento, costringere i lavoratori ad accettare chissà quale improponibile proposta. Nessuno pensi di insistere in questo gioco al massacro che mortifica i lavoratori e colpisce alle spalle una intera città. La tensione all’interno dell’Atam sta salendo sempre di più e chi, per compiti e funzioni, deve dare risposte se ne deve assumere la responsabilità. E non si pensi neanche che dividendo le sigle si ottenga qualche risultato, perché i lavoratori non si divideranno ed anzi alzeranno il livello della mobilitazione e della lotta. I lavoratori dell’Atam, che fino adesso hanno dimostrato un alto senso di responsabilità da tutti riconosciuto, stanno ricevendo solidarietà da parte di altri lavoratori con i quali molto presto unificheranno le iniziative di lotta e di mobilitazione. Anche per questo occorre immediatamente convocare il tavolo e risolvere il problema.

Pasquale Foti –  Segretario Filt-CGIL Atam Reggio Calabria

 

 

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