Asp Catanzaro. Il dg Mancuso: “In atto campagna discreditante contro la mia immagine”

Catanzaro. “Devo rilevare che da qualche tempo è iniziata, nei miei confronti, una sorta di campagna discreditante che, riportando ipotesi del tutto infondate e accostando fatti diversi, tende a minare la mia immagine: capisco che, purtroppo, nella nostra regione è un esercizio diffuso quello di mutare gli accadimenti e la realtà pur di fare “audience” o farsi pubblicità o ancora di cambiare l’opinione della gente a danno della verità”. Lo ha detto il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Gerardo Mancuso. “E’ anche chiaro – sottolinea il dg – che chi ha una funzione pubblica deve anche stare al gioco delle parti, ma questo è proprio eccessivo. Nell’arco di alcune settimane sono stati pubblicati diversi articoli che minano in modo diretto ed indiretto la mia immagine. Alcuni articoli apparsi negli ultimi giorni sui giornali non solo non risponde a verità, ma presentano i fatti in modo artato per disegnare una immagine diversa e comunque priva di fondamento”. “In verità – spiega Gerardo Mancuso – i fatti in contestazione risalgono all’anno 2007 e dalle indagini è stato certificato che sono risultato del tutto estraneo alla cause che hanno determinato l’insorgenza dell’ictus alla sfortunata paziente. Questo è quanto ha concluso un magistrato. Di ciò, ovviamente, non si fa alcun cenno nella detta cronaca giornalistica. Non si dice che proprio per effetto del mio intervento ho salvato la vita alla paziente e perciò vengo escluso dal fatto. L’articolo presenta il fatto in modo del tutto diverso e lo fa con l’intenzione di artefare la verità dei fatti. Le dette congetture giornalistiche, che offrono spunto a suggestive conclusioni e riportano i fatti in modo difforme dalla realtà, risultano pertanto assolutamente errate”. “Rimane ancora in sospeso – evidenzia il direttore generale – un procedimento relativo alla custodia della cartella che non ha nulla a che fare con il danno biologico alla paziente. Mi preme dire che si tratta di un vicenda triste per la paziente che è senz’altro più importante di queste schermaglie giornalistiche. Mi auguro che la stampa dia lo stesso spazio a questa nota per equilibrio di notizia che ritengo necessario ed opportuno. Comunque ho affidato ai miei legali la tutela della mia immagine che procederanno come è più opportuno”.

 

 

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