Reggio Calabria. Sabato 24 marzo, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “A. Volta” si è tenuto il secondo incontro del laboratorio filosofico su “Percorsi del Novecento. Filosofia e scienza nella crisi dei fondamenti”. L’iniziativa nasce dall’impegno congiunto dei docenti di Filosofia dei Licei cittadini “Campanella”, “Da Vinci” e “Volta”, che hanno voluto promuovere momenti di approfondimento e confronto tra studenti e docenti universitari su una tematica di particolare interesse.
Ospite del Liceo “Volta” è stato il prof. Salvino Cariati, già professore di Filosofia Teoretica presso l’Ateneo messinese, che ha proposto una riflessione sul concetto di tempo con particolare riferimento al pensiero di Bergson. Dopo il saluto agli ospiti (alunni e docenti dei Licei “Campanella” e “Da Vinci”) da parte della dirigente, prof.ssa Italia Condello, e l’introduzione ai lavori da parte della prof.ssa Francesca Crisarà, la parola è passata al relatore che ha condotto un interessante excursus sull’argomento a partire dal pensiero greco, con particolare riferimento a Parmenide, Platone ed Aristotele, per giungere a Bergson attraverso ineludibili snodi costituiti dai riferimenti ad Agostino, Tommaso, Spinoza, Leibniz, Kant, Hegel.
I ragazzi hanno seguito con grande serietà ed attenzione, dimostrando interesse e curiosità anche nelle richieste di chiarimento e nelle riflessioni personali fatte durante il dibattito. Alcune studentesse del Liceo “Volta” hanno presentato, come intermezzo pluridisciplinare, alcune possibilità di incontro tra filosofia ed arte, eseguendo due brani di Debussy (pianoforte e violoncello) e proponendo la lettura dell’opera di Salvator Dalì, “La persistenza della memoria”, riprodotta dalla stessa alunna che ne ha dato descrizione. Esperienza – quella dei seminari di filosofia – estremamente positiva: Diotima, per bocca di Socrate, continua a ricordarci che soltanto l’amore per il Bello e per il Bene accende le anime. Da sempre.
Valentina Colella
Liceo Scientifico “A. Volta”
