Dichiarazioni Crosetto (PdL) a Domenica In: la Fiamma Tricolore chiede le dimissioni e annuncia querela

Reggio Calabria. Il Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore intende con la presente esprimere il proprio apprezzamento per la risposta che il Governatore Scopelliti ha dato all’Onorevole Guido Crosetto, parlamentare della Repubblica ed al tempo stesso profondo sdegno per i termini gravissimi con cui lo stesso si è riferito alla nostra regione. Le dichiarazioni dell’Onorevole Crosetto sono infatti di portata gravissima che, in diretta nazionale in giornata festiva, hanno rappresentato un tremendissimo spot negativo per la nostra regione. Il minimo dunque che tale signore dovrebbe fare è dimettersi! Qualora ciò non avvenga vogliamo invitare i cittadini calabresi a riunirsi in un comitato spontaneo che possa querelare questo indegno rappresentante delle istituzioni. Il tempo delle scuse è finito: quando si ricoprono determinati ruoli istituzionali non esiste scusa che tenga. Invitiamo pertanto, da subito, tutti i parlamentari calabresi a richiedere al segretario del PdL Alfano le dimissioni di tale signore! L’Onorevole Crosetto, infatti, nonostante affermi di occuparsi di economia, disconosce quello che non è un problema calabrese, bensì nazionale. Dovremmo infatti chiedere all’Onorevole (il titolo è tuttaltro che meritato!) se conosce i costi “italiani” per un Km di linea ferrata ad alta velocità (la TAV insomma): ebbene nel suo Piemonte lo stesso chilometro costa il 500% in più che in Francia, Spagna e Giappone! In Spagna infatti si spendono 9 milioni di euro a km, mentre in Italia il costo lievita fino a 32! Se tanto mi da tanto consiglierei a Crosetto di non mettere piede nemmeno in Piemonte. Sarebbe da parte sua un comportamento coerente con quanto detto ieri. Vogliamo dire al caro Onorevole, che di onorevole ha ben poco, che la casta di cui lui fa parte non solo ha ridotto alla fame il popolo italiano, non solo lo vessa quotidianamente di tasse e balzelli ,ma si permette financhè di insultarlo nei modi più beceri possibili. Accusare la Calabria intera come ha fatto perchè secondo una sua personale stima il 5% dei suoi abitanti sono dei balordi è lo stesso metodo usato dai nazisti che rastrellavano poveri innocenti appena dopo un attentato partigiano per rappresaglia. Ma quale Calabria caro Crosetto! Ma ci spieghi in quale posto d’Italia le opere pubbliche non spendono il 1000% di quanto originariamente previsto, ci dica dove viene rispettata una scadenza che sia una, in quale posto d’Italia un’opera è consegnata secondo i tempi previsti. In Italia abbiamo migliaia di Salerno-Reggio Calabria che affogano nelle tangenti date ai politici, nelle clientele, nella corruzione. Quella stessa corruzione contro cui non riuscite, o non volete meglio, fare una legge! Eppure nel secolo scorso per dare risalto al cambiamento operato rispetto al passato si parlava di “Tempi fascisti” di realizzazione di un’opera. Non è la nostra “deviazione ideologica” a farci citare uno di questi casi ma la pura conoscenza di quella storia che, per non essere presi a pedate dal popolo italiano, avete lottato per far dimenticare! Pensi e si ricordi caro onorevole di un suo predecessore in Parlamento, il ministro Araldo di Crollalanza (barese doc, non valtellinese!) il quale da ministro dei lavori pubblici si occupò della ricostruzione all’indomani del terremoto del Vulture del 1930: la realizzò in pochissimi mesi con largo anticipo rispetto al previsto e, ci pare invero esistesse un’Italia simile, restituendo al Governo fondi per la ricostruzione che avanzarono! Non può la Calabria essere insultata in modo cosi violento e gratuito. Oggi la Calabria sta tentando di cambiare, di invertire la tendenza rispetto al passato e ciò lo sta facendo grazie all’importante opera di governo regionale che sta cercando, nonostante il periodo di profonda crisi economica, di rimettere in sesto non solo i conti ereditati da un nefasto passato politico-clientelare, ma opera per dare un futuro ai suoi tanti giovani disoccupati ridando credibilità ad una politica che a livello nazionale, e lei tra questi, ha invece abdicato a favore del governo dei banchieri e delle lobbies internazionali.

Giuseppe Minnella – Segretario Provinciale Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore

 

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