Musarella (Ethos): “E’ il tempo dei reggini onesti e competenti, osino di più”

Reggio Calabria. Come vogliono la città i reggini? Davvero il sistema clientelare degli ultimi anni, fatto di incapacità evidenti e palesi corruzioni, è l’unica strada percorribile? La sola che i reggini conoscono e che vogliono? Davvero Reggio merita di essere governata da questa classe dirigente? Davvero l’espressione socio-politico-culturale migliore della città negli ultimi decenni è stato il Modello Reggio? Certamente molti vogliono questa devastante mediocrità umana e politica, poiché grazie ad essa riescono a gestire meglio i propri interessi, rendendo più efficiente e letale la loro azione parassitaria. Tuttavia, la maggioranza dei reggini, quelli che si emozionano pensando non soltanto alla Reggina Calcio, ma anche alla storia plurimillenaria ed unica della nostra straordinaria e magica città; quelli che non aspettano speranzosi che qualcuno cambi qualcosa, ma che decidono di essere protagonisti del cambiamento senza più delegare i soliti noti; quelli che non si accontentano più di vivere di promesse e false illusioni, ma che hanno deciso irreversibilmente di iniziare a fare qualcosa; quelli che non credono che vivere onestamente sia da stupidi o da deboli, ma ritengono dannosi ed indegni i corrotti; la maggioranza dei reggini, dicevo, merita il rispetto della propria classe dirigente. Di analisi se ne sono fatte tante ed ogni abitante reggino, adesso, è in grado di trarre le proprie conclusioni, al di là delle responsabilità giudiziarie che non sempre sono rispondenti a quelle storiche o etiche. Bisogna prendere atto che in città ci sono donne ed uomini in grado di poter fare ciò che è necessario, in grado di poter assolvere al loro compito in maniera efficiente ed efficace, seguendo un metodo coerente e conseguenziale al ruolo di pubblico servizio svolto. La storia di queste persone, ciò che hanno fatto nel corso della loro vita e come lo hanno fatto sono i soli indicatori in grado di fornire oggettivi elementi di valutazione a tutti quei Reggini che non si riconoscono nel modello socio-politico-culturale di questi ultimi anni. In ogni settore vitale per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città, Reggio ha la fortuna ed il merito di avere suoi figli in grado di renderla bella e gentile, trasformandola nel “posto in cui vivere” (ethos vuol dire letteralmente questo). E’ vero che scardinare un sistema del genere è difficile, complicato, complesso e pericoloso, ma queste sono forse ragioni sufficienti per rinunciare ed arrendersi alle voglie ed alle smanie di pochi danarosi parassiti? La pratica della disonestà ha forse cancellato l’onestà come qualità dei reggini? Siamo tutti collusi? Il guerriero reggino ha sempre lottato per difendere il proprio territorio dai nemici, a volte respingendo l’invasore, altre volte soccombendo, ma lottando sempre con coraggio e lealtà. Oggi i reggini, proprio in questo sconfortante scenario cittadino, devono osare di più. Devono dare fiducia a coloro che hanno dimostrato di amare realmente il proprio territorio e le proprie genti, combattendo contro un sistema che ha provocato e continua a provocare incalcolabili danni sociali, prima ancora che economici, narcotizzando l’intera collettività che si sta sempre più pericolosamente assuefacendo ad un sistema suicida. “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile (Corrado Alvaro, nato a San Luca, provincia di Reggio Calabria!)”. Adesso non è più il tempo della disperazione, è il tempo del riscatto e della ricostruzione, è il tempo dei reggini competenti ed onesti!

Giuseppe Musarella – Socio Fondatore Ethos

 

 

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