Riqualificazione Piazza Duomo e fognatura chiesa di Condera. L’assessore Minasi: “Don Nuccio Cannizzaro non travalichi ruoli e competenze”

Reggio Calabria. “E’ necessario che oggi la missione ritorni ad essere quello che è stata all’inizio: una scelta di vita che coinvolge l’intera comunità cristiana e ciascuno dei suoi membri, ciascuno naturalmente secondo le condizioni concrete della sua esistenza”. Questo quanto affermato qualche mese addietro dal cardinale Camillo Ruini nel corso di un convegno tenutosi in capitale: un concetto molto articolato che dovrebbe costituire un percorso da seguire, affinché si possa contribuire, ognuno con il proprio ruolo, alla crescita ed allo sviluppo della comunità di appartenenza. E’ fondamentale sottolineare l’importanza della funzione che ciascuno riveste negli assetti sociali perché sebbene sia indispensabile, appunto, spingersi insieme verso il medesimo traguardo, è altresì rilevante ricordare come la meta da raggiungere possa, e debba, essere conquistata seguendo le vie più consone, appunto, alla propria collocazione nell’ambito della collettività. Sulla scia di questa considerazione, perciò, ritengo che sia giusto dar vita a qualche riflessione che scaturisce dalle ultime affermazioni rilasciate a mezzo stampa da Don Nuccio Cannizzaro, sacerdote della parrocchia di Condera. Don Nuccio ha, infatti, espresso la propria opinione riguardo il progetto inerente la riqualificazione di piazza Duomo, sede della Basilica Cattedrale, luogo simbolo per intere generazioni di reggini, spazio intriso di elevato spirito religioso e aggregativo, la cui importanza è, ovviamente, esaltata dall’Amministrazione Comunale che intende avviarne una giusta e doverosa riqualificazione. La discussione che, soprattutto recentemente, si è sviluppata intorno al progetto di restyling, è nata da un’esigenza di marketing dello studio professionale risultato vincitore del concorso di idee. Ciò non si traduce, vorrei ribadire, nella realizzazione tout court di questo prospetto progettuale, bensì, come d’altronde sta accadendo, nel favorire un dibattito aperto e sereno soprattutto con la cittadinanza, reale custode di quest’angolo urbano suggestivo per memoria storica ed avvenimenti del presente. La forza dell’Amministrazione, con in testa il sindaco Demetrio Arena, vuol essere quella di intraprendere un discorso con i reggini, di far tesoro delle considerazioni da quest’ultimi manifestate e, solo dopo, procedere all’opera che riteniamo essere più che idonea proprio alla luce di quanto sia preziosa piazza Duomo nell’immaginario collettivo. Il Primo Cittadino, infatti, ha un forte interesse nel recepire tali istanze e valutare, nelle sedi opportune, quali soluzioni intraprendere per raggiungere un risultato che sia a beneficio e vantaggio dell’intera città. Ciò nella ferma convinzione che il mantenimento di un saldo rapporto tra una comunità e la sua Chiesa, inteso sia come riferimento al Duomo che nella sua accezione più ampia, debba rientrare anche nell’agenda politico – amministrativa di un governo locale. Quanto appena evidenziato, però, non deve necessariamente includere il travalicare, appunto, di ruoli e competenze ai quali ognuno è chiamato a rispondere. Evidentemente, però, Don Nuccio preferisce altri pulpiti per divulgare il suo pensiero o fornire delle segnalazioni a chi è preposto a riceverle: così dopo la relazione riguardante piazza Duomo, si affida nuovamente alla stampa per comunicazioni riguardanti un problema di fognatura nei locali della chiesa in cui amministra. Da una ricognizione risulta, infatti, che la chiamata agli Uffici comunali competenti sia giunta sabato e che, già questa mattina, sia stato tempestivamente risolto. Bene ha fatto Don Nuccio a rendersi portavoce delle istanze della propria comunità parrocchiale, ciò che amareggia, però, sono le esternazioni di carattere politico, sul “modello Reggio”, provenienti da un esponente della Chiesa, cui l’Amministrazione comunale, ha fornito nel tempo la massima attenzione. Basti pensare, in particolare, alla promozione del progetto educativo “Vivi l’oratorio”, tanto per citare un esempio nella passata gestione amministrativa, o alla volontà, più volte espressa dal sindaco Demetrio Arena, di guardare con attenzione al compito fondamentale della Chiesa, che deve ritornare ad essere, per il territorio, un punto di riferimento indispensabile: in quest’ottica rientra anche l’importante attenzione alle questioni sociali, nei confronti delle quali il sindaco, gestendo egli stesso l’assessorato preposto, ha già avviato uno strutturato programma. Non è perciò accettabile ricevere determinate considerazioni, ed è per questo che sarebbe opportuno che ognuno svolga la propria missione dedicando tempo ed energie al ruolo per il quale è chiamato, magari, come nel caso del vulcanico Don Nuccio dimostrando vicinanza alle istanze della gente attraverso l’abito talare e non tramite esternazioni pubbliche che generano altre tipologie di dibattiti poco inerenti a quelli spirituali.

Tilde Minasi – Assessore Comunale Politiche Ambientali

 

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