Irto (PD): “Gli Stati generali del Sud a Catanzaro proposti da Catricalà sono un’occasione da non perdere”

Reggio Calabria. Dopo essere stati relegati ai margini della politica del Paese, per la subordinazione dei Governi Berlusconi alla Lega Nord, il Sud e la Calabria potrebbero tornare al centro e all’attenzione del dibattito per lo sviluppo e la crescita economica del Mezzogiorno. È ciò che si evince dall’iniziativa che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà, intende realizzare il prossimo 30 giugno a Catanzaro. “Gli Stati Generali del Mezzogiorno d’Europa”, come sono stati definiti dall’ex numero uno dell’Antitrust, e da lui stesso lanciati nell’ambito delle attività dell’ente ItaliaCamp di cui è presidente, potrebbero riportare certamente l’attenzione sulle problematiche delle regioni del Sud. La volontà di “rilanciare la questione meridionale” indica che nei palazzi romani c’è chi, finalmente, inizia a rendersi conto che senza un rilancio dell’economia del Mezzogiorno tutti gli obiettivi di crescita dal paese naufragherebbero miseramente. In questo quadro, l’avvenire in Calabria si gioca su due priorità. La prima formando i giovani per dar loro un lavoro degno delle loro capacità e per impedire e rovesciare il fenomeno della “fuga dei cervelli”. In tal senso è significativo che gli Stati Generali muovano dal presidente di Italia Camp, istituzione che sta organizzando in questi giorni il “centro per lo sviluppo del Paese” con l’obiettivo di ridurre le distanze tra la domanda e l’offerta di innovazione con il contributo di 60 università e centri di ricerca. La seconda recuperando il divario infrastrutturale e di innovazione che aggrava la posizione geografica e le possibilità di produzione della ricchezza dei nostri territori “di confine”. Un dislivello rispetto al Nord da colmare in fretta e senza il quale non ha senso parlare di sviluppo. Quanto proposto da Catricalà, coinvolgendo la società civile calabrese, assieme a quella dell’Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Puglia, potrebbe dunque favorire l’emergere delle idee migliori che circolano in questi territori e che potranno essere sottoposte all’Esecutivo Monti, in modo da essere inserire nell’agenda politica del Governo. Un progetto da condividere non solo perché metterà in competizione le intelligenze di queste aree, ma perché ciascuno di noi potrà fare emergere le istanze reali dei territori di provenienza. Una buona occasione, quindi, per pensare e agire da cittadini e nell’interesse della comunità, superando le troppe, e altrettanto inefficaci, passerelle sulla testa dei calabresi alle quali per lungo tempo siamo stati costretti ad assistere.

Nicola Irto – Consigliere Comunale PD

 

 

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