Intimidazioni don Panizza. Il Prefetto Reppucci: “Se la ‘ndrangheta vuole far male non giocherella”

Lamezia Terme (Catanzaro). Gli inquirenti stanno battendo ogni pista per individuare i responsabili dei tre atti criminali perpetrati in poco meno di quattro mesi ai danni della comunità “Progetto Sud”, condotta a Lamezia Terme da don Giacomo Panizza e la cui sede è ubicata in un edificio confiscato alla cosca Torcasio. Il Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato proprio per analizzare gli episodi di cui è rimasta vittima la comunità di don Panizza, ha spiegato che si sta indagando in tutte le direzioni: “sia quella criminale – ha affermato il Prefetto – sia quella che porta a persone con qualche problema mentale. Può esser tutto e il contrario di tutto, perché – ha dichiarato – se la criminalità vuole fare male fa male e basta, non giocherella e crea, come dice don Panizza, un clima di terrorismo psicologico. A me sembra più un giocherellare”.

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