Ordine dei medici a convegno sulla “Responsabilità professionale medica” con Tropea e Corea

Reggio Calabria. Un incontro sulla “Responsabilità professionale medica” come occasione per presentare la monografia “Diagnosi prenatale: problematiche etiche e medico – legali” di Pierfrancesco Tropea e Domenico Corea, si è tenuto presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici con insigni relatori e grande partecipazione di pubblico tra cui non è passata inosservata la presenza del Procuratore Generale, Salvatore Di Landro.
“Oggi celebriamo un evento – ha esordito il Presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano, che ha moderato l’incontro – per noi singolare qual è la presentazione di un libro. Tuttavia l’opera degli insigni colleghi, Pierfrancesco Tropea e Domenico Corea, miscela aspetti giuridici e medico – legali di grande attualità passando dal rapporto medico – paziente al “risk management”; dalla nomina dei periti medico-legali alla medicina difensiva e alla questione assicurativa. In un’epoca in cui si parla molto di risparmio in sanità, infatti, basterebbe evitare molti esami inutili, se non anche dannosi, per il paziente, per avere i riscontri sperati”.
“In questi anni – ha evidenziato il Prof. Giuseppe Caminiti, esperto del Consiglio Superiore della Sanità – si è passati da una medicina paternalistica, in cui si accettavano le scelte terapeutiche, ad una medicina difensiva in cui il paziente deve essere informato di tutto e non accetta un eventuale esito negativo delle cure. A parere di molti, però, con la medicina difensiva il paziente non ci ha guadagnato”. Il Prof. Caminiti ha poi riassunto i contenuti del testo, oggetto della discussione, delineando la figura di Pierfrancesco Tropea, Primario Emerito di Ginecologia ed Ostetricia all’Azienda Ospedaliera reggina, che in 35 anni di servizio in città ha effettuato ben 36 mila parti oltre ad avere introdotto il pap-test ed altre tecniche innovative in campo ginecologico.
Secondo il dr. Giuseppe Creazzo, Procuratore Capo presso il Tribunale di Palmi, “negli ultimi quindici anni è venuta meno l’accettazione della malattia e dell’evento infausto con una catalizzazione mediatica di tali eventi che si è prestata a facili strumentalizzazioni”.
“Dalla celebre sentenza Franzese del 2002 – ha specificato Creazzo – sono stati posti dei punti fermi, ancora non superati, a maggiore garanzia di chi esercita l’arte medica”. Creazzo, poi, ha evidenziato come, in molti casi passati dalla sua scrivania, vengono presentate denunce su presunti casi di responsabilità medica che poi non trovano riscontro nelle indagini.
Una profonda disamina dell’opera firmata Tropea – Corea, è stata curata poi dal Prof. Alfredo Focà, Ordinario di Microbiologia e Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche della Facoltà di Medicina di Catanzaro il quale ha evidenziato come “tutto ciò che è possibile realizzare attraverso la tecnologia non lo è sul piano etico e morale”.
“Questa monografia – hanno spiegato gli autori, Pierfrancesco Tropea e Domenico Corea – mira a mettere in evidenza il fatto che scienza e diritto non camminano di pari passo; con l’evoluzione rapida della prima ed il perenne inseguimento del secondo. Con questo lavoro abbiamo voluto fornire uno strumento conoscitivo al ginecologo e stimolare il rapporto di empatia fra medico e gestante che è il migliore deterrente del contenzioso giudiziario. Infatti, assistiamo ad un enorme aumento delle controversie aventi ad oggetto il danno da responsabilità medica con le statistiche che oscillano fra le 12 e le 15 mila denunce nei confronti dei medici nell’arco di un anno. I ginecologi, poi, sono la seconda categoria più denunciata dietro gli ortopedici e ciò per due ragioni: da un lato l’avanzamento dell’età di prima gravidanza della donna e dall’altro la pretesa naturalità dell’evento parto non considerando possibili danni al bambino o alla partoriente”.
Per il vicepresidente dell’Ordine, Giuseppe Zampogna “i medici del Pronto Soccorso sono i più esposti al rischio e, purtroppo, la giurisprudenza ha partorito delle inique sentenze di condanna per dei medici che, ad ogni modo, si erano attenuti alle linee guida”. Amalia Piscopo, infine, è intervenuta sul ruolo dei giovani medici legali.

Dott. Pasquale Veneziano
Presidente Ordine dei medici – Reggio Calabria

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