Dismissione patrimonio edilizio. Tappa a Sbarre

Reggio Calabria. La sede della circoscrizione di Sbarre ha ospitato il secondo incontro illustrativo dedicato al nuovo bando di dismissione del patrimonio edilizio comunale.
Una zona, quella del popoloso rione, dove insistono oltre 200 alloggi di edilizia pubblica che, entro il 18 giugno, i locatari attuali, se residenti da almeno cinque anni ed in regola con il pagamento dei canoni, potranno riscattare a valore catastale e, quindi, ad un costo molto inferiore rispetto quello reale del mercato immobiliare.
A dialogare con i cittadini e rispondere ad eventuali dubbi, in particolare inerenti le fasi tecnico – procedurali (di cui, dopo aver redatto il bando, si sta occupando la Società in house comunale per l’Attrazione degli Investimenti), l’assessore comunale al patrimonio Edilizio Walter Curatola, il consigliere delegato dal sindaco Arena per il territorio di Sbarre, Giuseppe Eraclini e l’amministratore Unico della Sati Ivano Nasso.
Un analitico excursus quello delineato dall’esponente della Giunta Arena che ha voluto tranquillizzare i presenti circa l’opportunità che oggi viene offerta loro, e cioè la possibilità di divenire proprietari dell’alloggio dove risiedono: circostanza che in migliaia, tramite lo scorso bando, hanno colto in considerazione dei vantaggi di un acquisto che viene perfezionato con il Comune e che, prevede, perciò, anche un risparmio sui costi dell’atto che sarà direttamente stipulato con il Segretario Generale dell’Ente in qualità di notaio.
“Tutti gli immobili che oggi sono oggetto di dismissione – ha spiegato Curatola – sono stati regolarmente accatastati. Dopo la presentazione della domanda, il versamento della caparra (cioè mille euro che verranno decurtati al completamento dell’atto) e quello del 30% rispetto al prezzo dell’abitazione, si potrà decidere se dilazionare la spesa in 5, 10 o 15 anni ad un tasso molto esiguo che si aggira intorno all’1,50. Ulteriore sconto sarà applicato secondo gli anni di vetustà dell’alloggio, così come in base alla modalità di pagamento prescelta: si tratta di un’occasione storica – ha proseguito Curatola – poiché permette di divenire proprietari su prezzi stabiliti, appunto, in base al valore catastale, approfittando di un momento favorevole rispetto il calcolo di questa rendita che non sappiamo se in futuro verrà aumentata dall’attuale Governo centrale facendo così lievitare anche il costo degli immobili”.
L’assessore ha ascoltato i presenti, rispondendo con dovizia di particolari ad ogni domanda posta e riservandosi di individuare una giornata durante la quale a Sbarre saranno presenti tecnici della Sati e della Reges per garantire tutte le informazioni necessarie ed eventualmente coadiuvare gli interessati nella compilazione delle domande, magari organizzando un’ulteriore assemblea. Un dialogo molto proficuo, al quale ha contribuito, in maniera approfondita, l’amministratore unico della Sati, Ivano Nasso, il quale ha fornito diverse delucidazioni rispetto il bando e tutto ciò che concerne le procedure che gli eventuali acquirenti dovranno espletare per divenire proprietari dell’immobile attualmente abitato.
“Il Comune – ha concluso Curatola – ha anche effettuato un monitoraggio per quel che concerne le irregolarità riscontrando, purtroppo, un’evasione del canone che ha determinato un introito in negativo di circa un milione e mezzo di euro ai danni della casse comunali e quindi della comunità, poiché ciò non ha permesso di effettuare tutte le manutenzioni necessarie. Altro aspetto che affronteremo insieme al Commissario Aterp Gianni Artuso, con il quale ci recheremo dal Prefetto, sarà l’abusivismo. Il tutto per tutelare, sotto ogni aspetto, i legittimi assegnatari degli alloggi. Per quanto riguarda coloro che non avranno intenzione di acquistare, questi ultimi manterranno il rapporto di locazione con il Comune se di età superiore ai 60 anni, o con un reddito inferiore ai 21 mila euro o qualora abbiano a carico un componente del nucleo familiare diversamente abile ed, ovviamente, siano in regola con i pagamenti del canone.”
“In questo momento – ha aggiunto Nasso – la Sati si è assunta l’onore di supportare l’Amministrazione Comunale nelle procedure di vendita di questo nuovo lotto di immobili rappresentato da circa 500 alloggi. Proprio per questo, il nostro front – office è operativo, insieme agli uffici del Patrimonio Edilizio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 per ogni delucidazione”.
“Mi auguro – ha poi ribadito il consigliere Eraclini – che i cittadini sappiano cogliere quest’occasione, soprattutto in quest’area dove, rispetto altre zone della città, gli alloggi risultano di nuova costruzione”.
Il prossimo appuntamento si terrà martedì 22, alle 18, alla sede della circoscrizione di Santa Caterina, alla presenza del consigliere delegato Felice Nava, per la dismissione degli alloggi di via Cava.

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