Si alza il grido di dolore dei Vescovi calabresi: “Insostenibile la situazione politica e amministrativa della nostra terra”

Roma . I Vescovi della Calabria presenti a Roma per l’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana hanno diffuso un comunicato in cui si alza forte il paterno grido di dolore per la insostenibile situazione, politica e amministrativa della nostra terra. Altrettanto forte è il richiamo alle responsabilità dei calabresi, di tutti e di ciascuno, dei cristiani in modo particolare, e l’appello a non fare mancare mai i possibili segni di speranza e i gesti di condivisione e di solidarietà. Di seguito il testo integrale:

Convenuti a Roma per la 64° Assemblea Generale della CEI (21 – 25 maggio 2012), noi Arcivescovi e Vescovi della Calabria, riflettendo sulla grave situazione del nostro Paese, abbiamo voluto considerare, ancora una volta, i difficili problemi che la nostra Regione vive, indebolita e umiliata dai tagli che si stanno operando da tempo nel campo della sanità, della scuola, dei trasporti ed ora anche dell’amministrazione della giustizia, con la soppressione di vari tribunali, lasciando la popolazione nell’incognita di una alternativa concreta. Ci siamo chiesti se questa politica di tagli favorirà lo sviluppo della nostra terra sul piano della salute, dell’amministrazione della giustizia, dell’educazione, dell’economia globale e dell’occupazione. Non sappiamo se questo nostro grido di allarme avrà come effetto un ripensamento da parte del governo nazionale e, conseguentemente, anche del governo regionale, oppure tutto è ormai deciso, costi quel che costi, in termini di indebolimento sociale, politico ed economico della nostra Regione. Nel frattempo, abbiamo approntato una nota pastorale sulla politica sociale della Regione, che verrà diffusa al più presto. Ci rivolgiamo a tutti i membri delle nostre comunità ecclesiali (medici, giuristi, politici in genere) affinché seguano con attenzione queste vicende dolorose per intervenire con efficacia, ove è possibile. Con il cuore aperto alla speranza, poi, abbiamo approvato una lettera ai giovani, dopo il loro convegno regionale dello scorso autunno, per sostenerli nella loro intraprendenza ed entusiasmo nel mettersi a disposizione dell’annuncio del Vangelo.

 

 

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