Presentati a Palazzo san Giorgio i dati relativi al secondo bando di vendita degli immobili comunali

Reggio Calabria. Presentati a Palazzo san Giorgio i dati relativi al secondo bando di vendita degli immobili comunali. Ad illustrare dati e cifre sui due bandi relativi alla dismissione edilizia, uno emanato il 24 agosto del 2011, al quale ha collaborato la società Recasi e Reges, l’altro partito il 18 aprile di quest’anno, per il quale invece ha contribuito la Sati, il sindaco Demetrio Arena, l’assessore al Patrimonio Edilizio Walter Curatola, l’amministratore unico della Sati Ivano Nasso, il neo dirigente al Patrimonio Alfredo Priolo, il dirigente settore Finanze Enzo Cuzzola. “I risultati del secondo bando ci soddisfano molto e dimostrano l’attività impeccabile di una macchina amministrativa che, col tempo, è diventata sempre più efficiente – afferma il sindaco Arena – e  sfruttando le competenze professionali dell’assessore Curatola, dei nostri dirigenti, dei dipendenti comunali e delle preziose società Recasi, Reges, Sati, abbiamo avviato un percorso incentrato sulla legalità e perfettamente in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati. All’inizio, l’incarico di seguire la dismissione patrimoniale era stata affidata al dottore Piero Emilio che ha lavorato sino al 31 dicembre poi l’incarico è stato dato al dirigente di ragioneria Cuzzola che ha svolto un lavoro significativo su un settore che, ovviamente, ha tante problematiche”. La “palla” passa ora al Comandante dei Vigili Urbani Alfredo Priolo la cui parola d’ordine è “ripristinare la legalità tenendo ovviamente in considerazione tra le priorità gli effettivi disagi sociali”. L’assessore Curatola ha spiegato a chi “ha contestato il nostro primo bando perchè chiedevamo una caparra di mille euro, che il Comune di Roma per la dismissione ne ha chiesti 2 mila, ha dato il carico ad una società esterna chiamata Risorse Spa, così come abbiamo fatto noi con le nostre società miste e i nostri dipendenti del patrimonio, chiesto 290 euro di spese catastali”. “Noi non abbiamo chiesto nemmeno un euro per accatastare gli alloggi cittadini, siamo andati nelle circoscrizioni e incontrato i residenti per spiegare i bandi, abbiamo ascoltato le loro istanze – aggiunge Curatola – Prendiamo atto del grave momento di crisi economica e che la gente ha paura di comprare seppure i prezzi della dismissione sono vantaggiosissimi. Abbiamo venduto circa 1800 alloggi e molti di questi non sono stati venduti per colpa di abusivi che hanno occupato gli appartamenti. Il comandante Priolo, il nostro sceriffo, potrà monitorare queste situazioni di abusi e coordinerà i suoi uomini per gli eventuali sgomberi anche di coloro che hanno avuto la decadenza di reddito”. Secondo le stime fatte dall’assessore al patrimonio edilizio “l’Amministrazione comunale sta per incassare oltre 10 milioni di euro di cui 3 milioni e mezzo nei prossimi 2 mesi e a breve, emanerà un terzo bando in cui inserirà 60 alloggi rimasti attualmente esclusi in via Cava, reinserirà circa 1000 alloggi del primo bando che non sono stati venduti oltre a quelli del secondo bando. Inoltre, saranno messi all’asta gli alloggi di quei soggetti che non sono tutelati dalla legge e che non hanno fatto domanda d’acquisto. In più, sarà rinnovato il bando dell’Italcitrus, messo in vendita il Girasole, gli immobili di via del Torrione”. L’ex dirigente del settore patrimonio Cuzzola ha ribadito l’obiettivo della dismissione: “Quella fatta dal Patrimonio non è una battaglia nei confronti dei poveri, né un’operazione per sanare i bilanci, ma è un percorso italiano necessario”.

 

 

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