Reggio Calabria. E’ mai possibile che ancora oggi, nell’anno di grazia 2012, dobbiamo essere costretti ad esprimere solidarietà e vicinanza ad un medico aggredito e picchiato, sol perché in questa calda estate era di servizio presso l’Unità di Pronto Soccorso a svolgere un servizio per tutta la cittadinanza. Noi della FIALS, componente medica e non, quel medico lo conosciamo bene e possiamo assicurare che è una persona buona, disponibile e professionalmente molto valida. Ma a questo punto una domanda sorge spontanea, come direbbe l’amico Marzullo, un Pronto Soccorso che eroga 100.000 prestazioni l’anno, in una Azienda Ospedaliera con più di 500 posti letto, può sacrificare, sull’altare dei tagli imposti dal Governo, il posto fisso di polizia? E ancora, si può sulla base di piani di rientro, in un’azienda ospedaliera come quella di Reggio Calabria, che ha un bilancio in pareggio, bloccare l’assunzione di medici e infermieri? E può essere sempre l’innocente, sia esso medico o infermiere, a pagare le colpe degli altri, politici compresi? Bisogna chiarire, a nostro parere di Sindacato Autonomo, se la sanità debba essere garantita a tutti allo stesso modo, come prescrive la Costituzione, oppure debba prevalere l’aspetto economico su quello sociale. Noi riteniamo che certi episodi non debbano più verificarsi, che la Magistratura debba immediatamente individuare i colpevoli e punirli severamente, e che la pena venga scontata, in modo che abbia anche un significato di prevenzione per coloro i quali avessero intenzione, in futuro, di commettere simili reati. Come FIALS vigileremo come abbiamo sempre fatto affinchè il diritto degli operatori sanitari, a lavorare in serenità nell’interesse dei cittadini utenti, non venga mai scalfito e che si possa arrivare ad una sanità di qualità anche nei nostri territori.
Dottor Bruno Ferraro – Segretario Provinciale FIALS