Marcianò (PdL): “Disporre provvedimenti urgenti per il depuratore di Concessa”

Reggio Calabria. “E’ necessario trovare urgentemente soluzioni adeguate per evitare danni ambientali ed economici in tutto il territorio di Catona a causa del sequestro del depuratore di Concessa, atto purtroppo doveroso a causa del suo totale abbandono, in quanto, ad oggi, la stagione estiva è ad alto rischio”. Così, in una nota, il consigliere provinciale del Pdl Michele Marcianò. “Giova ricordare che il Comune di Reggio Calabria non ha mai avuto la gestione dell’impianto in questione – afferma Marcianò – la cui storia è abbastanza nota. Il depuratore di Concessa è stato realizzato per ricevere i reflui dei Comuni di Scilla, Campo Calabro, S. Roberto, Laganadi e Fiumara e non è mai stato al servizio del comune di Reggio Calabria, se non in misura del 2% di conferimento dei reflui. La gestione degli stessi è stata affidata, sin dall’inizio, ai comuni sopra descritti – continua il consigliere Marcianò – e la prova di tale situazione è che il Comune di Reggio non ha mai avuto la gestione né la documentazione inerente l’impianto. La conduzione del depuratore è stata affidata ad Acquereggine, nell’ambito della convenzione ATO 5, dai Comuni di Scilla, Campo Calabro, San Roberto, Laganadi e Fiumara ed è stato gestito sino a dicembre 2011 quando, non essendo stato rinnovato il rapporto da parte di quei Comuni con Acquereggine, gli stessi hanno lasciato in stato di completo abbandono il depuratore. La conseguenza – spiega Marcianò – è stata l’assenza dei processi di depurazione, con il riversamento dei reflui nel torrente Catona e, quindi, direttamente in mare. Comprendo le difficoltà oggettive dei Comuni succitati, ma da rappresentante dei cittadini ritengo doveroso evidenziare questo problema, non addebitabile né al Comune di Reggio né all’Amministrazione provinciale, che rischia di pregiudicare drammaticamente tutta la costa di Catona, dal punto di vista dei danni ambientali ed anche per quanto concerne le attività economiche strettamente legate al mare. Per scongiurare il rischio del divieto di balneazione, infatti, è necessario che i Comuni interessati predispongano immediatamente, nonostante l’impianto sia sottoposto a sequestro ma dialogando con gli organi competenti in previsione dello sblocco della situazione, i provvedimenti necessari per la gestione, la manutenzione ed il buon funzionamento del depuratore di Concessa, individuando una soluzione praticabile nel breve, nell’interesse di tutta la zona. Nel contempo – conclude il consigliere provinciale del Pdl Michele Marcianò – confido nel puntuale lavoro della magistratura, affinché venga salvaguardata la salute dei cittadini ma anche il loro diritto di poter fruire dello splendido mare di Catona, da sempre enorme risorsa naturale del territorio reggino e di tutta la Calabria”.

Exit mobile version