Stazione Catanzaro Sala. Il sindaco Abramo annuncia azioni legali contro Trenitalia peri il potenziale danno ecologico

Catanzaro. Il sindaco Abramo è tornato, con una dichiarazione, sul tema della dismissione della stazione Fs di Catanzaro Sala. “Il recupero della stazione di Catanzaro Sala, oggi ridotta ad un cumulo di rovine e diventata un potenziale pericolo di disastro ambientale, è un obiettivo primario della mia Amministrazione. Ma ciò non potrà avvenire sulla base di fumose ed astratte intese siglate in passato, né, soprattutto, sulla base di una frettolosa acquisizione in comodato d’uso dell’infrastruttura. Noi sosteniamo che la stazione di Sala è ancora di piena proprietà di Trenitalia che dovrà rispondere, anche penalmente, del vergognoso modo con cui è stata dismessa. Se ci sono ex amministratori che rivendicano la paternità di quell’operazione, è ovvio che sono consapevoli di condividere con Trenitalia la responsabilità di quanto accaduto”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Sergio Abramo, annunciando che sono allo studio iniziative legali per denunciare lo stato disastroso della stazione di Catanzaro Sala ed evitare, innanzitutto, che possano crearsi condizioni di pericolosità per l’ambiente e per i residenti. Il primo cittadino ha intanto acquisito un ampio servizio fotografico e una documentazione filmata della situazione. “La denuncia di quanto è stato commesso a Catanzaro Sala – ha spiegato Abramo – nulla toglie alla nostra volontà di pervenire ad un recupero funzionale dell’infrastruttura. Ripeto: chiudere la stazione di Sala è stato un gravissimo errore ed altrettanto grave che questo sia avvenuto con l’assenso dell’Amministrazione comunale. Apriremo un contenzioso con Trenitalia sullo stato disastroso del bene, ma parallelamente avvieremo un confronto con la stessa azienda, con il Governo e con la Regione per individuare la soluzione più opportuna per fare rinascere la stazione. E’ appena il caso di ricordare che tutte le città europee si stanno dotando di moderni “passanti ferroviari”, ossia linee ferroviarie che attraversano il tessuto urbano, decongestionandolo dal traffico veicolare e riducendo al minimo gli impatti sul paesaggio; passante che la città di Catanzaro ha avuto sin dal 1899, e che risulterebbe ancora ripristinabile tramite la riapertura della tratta FS dismessa nel 2008”. “I tecnici del settore mi dicono che la possibilità di raggiungere una città con treni a scartamento ordinario assume una forte rilevanza strategica, anche in riferimento a possibili futuri eventi calamitosi, come i terremoti. Si rammenti che all’indomani del terremoto in Abruzzo le FS inviarono presso la stazione di L’Aquila un convoglio di vetture cuccette per l’accoglienza di fortuna degli sfollati; stessa cosa dicasi per l’invio di mezzi di soccorso e dei generi di prima necessità” “Il nostro obiettivo, una volta individuate le responsabilità del disastro di Sala, è l’istituzione di un tavolo tecnico con il Gruppo Fs, Ferrovie della Calabria, la società Sistemi Urbani, il Ministero dei Trasporti e la Regione Calabria allo scopo di riattivare la tratta Settingiano-Catanzaro sala (stazione che accoglierebbe su sede promiscua treni Fs e treni FdC) per la realizzazione di un sistema di trasporto integrato composto da tre hub ferroviari di accesso alla città (Catanzaro Lido-Germaneto-Settingiano/Martelletto). Detti hub rafforzerebbero enormemente il sistema ferroviario del Pendolo in via di appalto. Ci muoveremo quindi su obiettivi concreti e non su accordi e protocolli che sono stati sepolti dalla polvere negli uffici del Comune e di Trenitalia”.

 

 

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