‘Ndrangheta. Tentata estorsione aggravata: arrestato imprenditore di Montepaone, sequestrati beni per 3 milioni di euro

Soverato (Catanzaro). Dalle prime luci dell’alba i militari della Compagnia Carabinieri di Soverato, unitamente a personale del GICO della Guardia di Finanza di Catanzaro, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro richiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ai danni di un imprenditore di Montepaone, Salvatore Pannia, 46 anni, accusato di essere legato alla cosca Sia-Procopio-Tripodi, per il reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Il destinatario del provvedimento, che è anche indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso, avrebbe tentato di estorcere somme di denaro ad operatori economici della zona per sostenere reggenti ed associati del “locale di ‘ndrangheta di Soverato” operante nel territorio di Soverato-Montepaone-Davoli-San Sostene, attualmente ristretti in regime carcerario. La misura eseguita oggi scaturisce da un’attività d’indagine a seguito della denuncia sporta dal titolare di un bar di Soverato in merito ad una richiesta estorsiva di denaro che gli inquirenti sostemgono essere stata fatta da Pannia. Lo stesso, accusato di essere esponente della malavita operante tra Montepaone e Soverato, avrebbe avvicinato due fratelli, titolari dell’attività in questione, richiedendo mille euro come contributo per il sostentamento degli “amici”, reggenti ed associati del locale di ‘ndrangheta di Soverato, operante nel territorio di Soverato-Montepaone-Davoli-San Sostene, attualmente ristretti in regime carcerario. I destinatari della richiesta estorsiva hanno trovato il coraggio di denunciare, dando, così, la possibilità ai militari di svolgere le opportune indagini che hanno portato al risultato odierno. Pannia è altresì indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso per essersi prodigato, a giudizio degli investigatori, al fine di garantire, attraverso i proventi delle ripetute attività estorsive di cui è accusato, il sostentamento dei maggiori esponenti del locale di ‘ndrangheta di Soverato, già ristretti in regime carcerario a seguito delle operazioni “Showdown 1 e 2 ” eseguite nel dicembre 2011 e nel maggio 2012. Nell’ambito dell’attività investigativa sfociata nel provvedimento odierno, risultano essere iscritte nel registro degli indagati altri otto soggetti, accusati  di trasferimento fraudolento di beni. Si tratta di parenti dell’imprenditore arrestato, cui sarebbero stati intestati fittiziamente proprietà riferibili a Pannia. Tra i beni oggetto del provvedimento di sequestro il  night club “Arabesqueh”.

 

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