Scopelliti: “No alla centrale a carbone di Saline, sì allo sviluppo turistico dell’area”

Catanzaro. In merito all’ultima riunione del Consiglio regionale – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I lavori di ieri della massima assemblea elettiva calabrese hanno messo in luce un positivo e lungimirante nuovo metodo di governare i processi di crescita del territorio. Voglio evidenziare – afferma Scopelliti – che il Consiglio regionale si è espresso unanimemente non solo contro la costruzione della centrale a carbone di Saline Joniche ma, soprattutto, ha ribadito la volontà di intraprendere un nuovo percorso di sviluppo turistico per un’area che ha tutte le carte in regola per decollare e che non vogliamo subisca più mortificazioni, come avvenuto in passato. La posizione della Regione è sempre stata chiara: no alla centrale a carbone, un rischio da scongiurare con tutti gli strumenti disponibili, finanche l’impugnazione del provvedimento adottato dal Governo Monti nelle sedi competenti. Questo atteggiamento, però, privo di alternative di sviluppo, sarebbe rimasto uno sterile, ennesimo, rifiuto fine a se stesso e, probabilmente, avrebbe condannato quel territorio ad altri decenni di immobilismo. Un’area, quella di Saline Joniche, già storicamente mortificata con la costruzione della Liquichimica, inutile e dannosa, che oggi imbruttisce e pregiudica le straordinarie risorse naturali di cui è dotata. Oggi, invece, questa classe dirigente, ha dimostrato di avere le idee chiare: sì allo sviluppo della zona, nel totale rispetto della volontà di tutto il territorio, dal fronte del “no” a quello del “si”. Se ho già messo in evidenza le ragioni del primo gruppo, è bene chiarire anche quelle riguardanti il secondo. Alcuni cittadini, infatti, nell’ipotesi di costruire una centrale a carbone hanno intravisto l’unico spiraglio di sviluppo economico e di aumento dei livelli occupazionali per l’area in cui vivono, anche a costo di modificarne la naturale vocazione turistica. La loro posizione, infatti, non è certamente frutto della convinzione che questa industria sia funzionale ed innovativa, dato che è ben noto come il carbone non sia il massimo della modernità. Questa Amministrazione, invece – continua Scopelliti – ha dato loro una valida alternativa a tale progetto, ed è questo il motivo per cui il mio intervento ha trovato grande condivisione da parte di tutte le forze politiche e della società civile. L’idea di portare avanti, insieme ad Invitalia, un concorso internazionale per lo sviluppo turistico dell’area, valorizzando il porto, creando strutture ricettive, stabilimenti balneari, coinvolgendo i privati ed investendo risorse del POR 2014-2020, vuol dire, di fatto, da un lato riconvertire un territorio che, al momento, fa a pugni con se stesso, arrugginito in senso letterale e metaforico da troppo ferro superfluo e, dall’altro, dare un prospettiva a chi lo vive quotidianamente, creare tantissimi posti di lavoro e riqualificare una parte fondamentale della provincia di Reggio e di tutta la Calabria. E’ chiaro che ne deriverebbe un notevole indotto economico, per cui ritengo che questa grande prospettiva di sviluppo possa essere appoggiata anche da chi, oggi, è favorevole alla costruzione della centrale a carbone. Noi abbiamo dato alla Calabria un’alternativa che, comunque, produrrebbe importanti ricadute positive ma, al contrario della centrale a carbone, sarebbe in perfetta armonia con la naturale conformazione di tutta l’area. La riunione del Consiglio regionale, quindi – prosegue il Governatore della Calabria – ha messo in luce la determinazione di una classe politica che vuole unire e non dividere, come è accaduto troppo spesso in passato, quando i campanilismi e gli interessi di pochi hanno prevalso sulle reali necessità dei cittadini e del territorio. Mi è dispiaciuto, inoltre, sentir dire da qualcuno, evidentemente male informato, che la riunione di maggioranza precedente alla discussione fosse stata convocata per divergenze della stessa sulla questione di Saline. Tale riunione, infatti, ha avuto esclusivamente lo scopo di aggiornare i Consiglieri sull’esito della riunione romana al Tavolo Massicci, e i capigruppo hanno semplicemente illustrato ai presenti l’ordine del giorno che poi è stato votato dall’aula. Il dato di fatto è che la Calabria, con la decisione assunta da questa classe dirigente, non si limita più a dire “no” e chiudersi “a riccio” per poi piangersi addosso e dichiararsi abbandonata da tutto e tutti, ma sa trovare alternative e rilanciare con proposte importanti ed ambiziose, in grado di trovare ampio consenso su tutti i fronti. E’ questo lo spirito su cui è improntata l’azione di questa amministrazione che, con grande senso di responsabilità, intende intraprendere percorsi in grado di cambiare realmente, e definitivamente, il volto della Calabria. Mi piace evidenziare l’unitarietà di tutti – conclude  Scopelliti – un fattore imprescindibile per ottenere il vero sviluppo della nostra regione”.

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