Lamezia Terme. Guardia di Finanza scopre ingente frode fiscale, sequestrati beni per 800 mila euro

Lamezia Terme (Catanzaro). Un’articolata attività d’indagine svolta dai finanzieri del gruppo di Lamezia Terme, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di scoprire un sodalizio di imprese del lametino che aveva realizzato un vorticoso giro di fatture false, al duplice fine di conseguire un ingente evasione fiscale e richiedere indebitamente cospicui contributi pubblici.
In particolare, a seguito di una verifica fiscale nei confronti di una società che aveva emesso ingenti fatture false nei confronti di varie imprese sparse su tutto il territorio regionale, attestando forniture di beni e servizi mai effettuate, l’attenzione dei finanzieri si era soffermata su alcune aziende locali, nella cui contabilità erano annotate, oltre alle fatture false giò scoperte, operazioni commerciali sospette per cospicui importi con altre imprese che, nonostante fossero formalmente amministrate da soggetti diversi, apparivano legate da un’unica regia e finalità.
L’approfondimento ispettivo su tali operazioni, eseguito con una serie di verifiche ed indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla procura lametina, ha consentito di individuare un ulteriore giro di fatture false, realizzato da un “gruppo” di società e ditte – in tutto 6 – collegate allo stesso imprenditore, al fine di consentire:

Nel complesso, le fatture per operazioni inesistenti prodotte dal gruppo, coinvolgendo anche altri imprenditori compiacenti, sono risultate ammontare a 15.500.000 d’imponibile, mentre l’Iva evasa è stata calcolata in circa 3 milioni di euro e la base imponibile sottratta alle imposte sui redditi in euro 3.700.000.
Le agevolazioni pubbliche, per € 8.926.500,00 non erano state erogate a causa di alcuni “cavilli” burocratici opposti dagli enti concessionari, che ne avevano bloccato la materiale corresponsione.
A conclusione delle indagini, sono state segnalate all’autorità giudiziaria 14 persone, tra amministratori e titolari delle imprese coinvolte, per responsabilità, a vario titolo, nei reati di dichiarazione fraudolenta, mediante l’uso di fatture false, emissione degli stessi documenti, occultamento di scritture contabili, omesso versamento dell’Iva e tentata truffa ai danni dello Stato.
Su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, quindi, il gip alla sede ha disposto il sequestro preventivo dei beni nei confronti degli amministratori delle sei imprese responsabili dell’evasione fiscale, ciascuno per un ammontare corrispondente all’equivalente dell’Iva sottratta all’erario dalla rispettiva impresa.
In esecuzione del provvedimento, i finanzieri hanno apposto i sigilli su appartamenti, terreni, quote societarie e disponibilità bancarie, intestati ai medesimi indagati, per un valore complessivo di circa 800.000 euro.

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