Emergenza idrica nella zona sud di Reggio. Comune e Sorical: “La situazione è critica ma stiamo cercando la soluzione”

Reggio Calabria. Ci eravamo illusi che a Reggio Calabria si sentisse solo sete di denaro ed invece, stando ai dati proposti questa mattina dalla Sorical – la società che gestisce le risorse idriche calabresi – in riva allo Stretto la sete è letterale.
La conferenza stampa indetta questa mattina dalla Sorical stessa aveva come obiettivo quello di fare il punto della situazione sull’emergenza idrica che affligge la provincia di Reggio. Un problema storico che torna a bussare con maggiore prepotenza a periodi alterni ma che, di fatto, si configura come un dato strutturale. Particolare attenzione è stata riservata alla zona sud della città – Pellaro, Bocale, San Gregorio – tra le più sofferenti della provincia. Presenti questa mattina a Palazzo San Giorgio, oltre ai tecnici di Sorical, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Pasquale Morisani e il sindaco Demetrio Arena.
Interviene per primo Morisani: “E’ una situazione di criticità che abbiamo registrato e su cui siamo già intervenuti attraverso l’ufficio tecnico per sostenere, in qualche modo, la possibile erogazione dai pozzi comunali. Abbiamo quindi recuperato l’utilizzo del pozzo di San Giovanni, disposto da qualche giorno un’autobotte impegnata in quell’area per rifornire le abitazioni dotate di serbatoi e  concordato con Sorical un piano di razionalizzazione dell’acqua che viene immessa nella rete idrica con apposite manovre che servono a garantire ad orari limitati l’erogazione in quella zona. L’incontro di oggi si rende necessario perché dall’ultimo incontro con i dirigenti della Sorical di venerdì scorso abbiamo appreso che il problema è diventato strutturale in quanto la fonte del Tuccio non ha recuperato la quantità di acqua, ma anzi, quotidianamente, registra una diminuzione del flusso. A fronte di questo, pertanto, diventa necessario informare la cittadinanza ufficialmente per chiarire in modo definitivo che il problema non è legato agli impianti, ma che il rifornimento stesso dell’acqua è compromesso. Questo fenomeno oggi è ancora più pesante perché proprio quell’area negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale, con il conseguente aumento delle abitazioni da rifornire. Il Comune di Reggio è uno degli interlocutori principali per la soluzione del problema dal momento che rappresenta la punta finale del rifornimento”.
A fornire qualche dato tecnico è l’ingegnere Massimo Macrì, uno dei responsabili del Compartimento centro Sud della Sorical: “Il problema è circoscritto alla zona sud della città, attualmente riusciamo a gestire in maniera abbastanza positiva le altre zone. In generale il problema nasce dal fatto che da circa tre mesi ci dobbiamo confrontare con una situazione metereologica avversa, dal momento che, nonostante l’inverno particolarmente piovoso, nel corso della stagione estiva abbiamo registrato dei picchi di temperature elevate storici. Questo influisce sulle sorgenti e in particolare sulla sorgente Tuccio”.
Secondo i dati illustrati da Macrì, dal 2011 si sono registrati forti cali del flusso d’acqua. Se nel 2011, infatti, la portata media era di circa 260 litri al secondo, allo stato attuale si parla di circa 146 litri. Dati allarmanti, spiega Macrì, che non si risolveranno certo con un’unica pioggia abbondante: “Anche se arriveranno a breve le piogge, ci saranno i tempi di ritorno nelle falde acquifere da affrontare. Con l’abbassamento delle temperature i consumi diminuiranno e, quindi, a breve, riusciremo anche a gestire meglio la situazione”. Infine, si rende necessario l’intervento dei cittadini che dovranno impegnarsi ad evitare gli usi impropri, ovvero quelli che esulano dall’uso propriamente idropotabile, come il lavaggio delle macchine, l’irrigazione dei terreni e via dicendo: “A questo proposito è fondamentale che l’Amministrazione avvii una procedura di monitoraggio della zona affinché vengano evitati gli sprechi di acqua potabile. C’è da aggiungere – altro elemento fondamentale – che nello stesso torrente Tuccio, interagisce un consorzio di bonifica. E’ evidente che l’emergenza idrica colpisca sia l’uso idropotabile che quello agricolo, ma è altrettanto evidente che nell’emergenza è necessario darsi delle priorità. Su questo abbiamo già allarmato la Prefettura di Reggio”.
Interviene poi il responsabile del servizio idrico integrato del Comune di Reggio, l’ingegnare Fortugno: “Ciò che Sorical garantiva fino a circa venti giorni fa nell’area interessata erano circa 60 litri di acqua al secondo a fronte degli attuali 12, con un trend negativo in prospettiva per i prossimi giorni. Abbiamo riattivato degli impianti di prelievo di sottosuolo in disuso che immettono una quantità di acqua che, chiaramente, non riesce a raggiungere il volume precedentemente garantito da Sorical; riusciamo solo in qualche modo a garantire il minimo vitale con grossi sacrifici per la popolazione. Soluzioni ad oggi non ne abbiamo se non quella di ridurre l’apporto ai Comuni circostanti per riuscire a portare qualcosa in più nella nostra zona”.
Conclude il sindaco Demetrio Arena: “Noi continueremo ad essere presenti in questi giorni. Occorre che la società di gestione, i Comuni coinvolti e il consorzio si riuniscano per tamponare una situazione di emergenza dettata dalla natura. Ritengo altresì necessario in questo particolare contesto la comunicazione con la popolazione. Ognuno di noi ha infatti uno stile di vita che non porta ad utilizzare con parsimonia l’acqua. Dal momento che siamo arrivati al capolinea bisogna cominciare a spiegare alle nuove generazioni che l’acqua è un bene limitato e che va usato con parsimonia, così come le abbiamo educate alla raccolta differenziata. Inoltre – chiosa il sindaco – è fondamentale che su argomenti così delicati si evitino le speculazioni e le sterili polemiche. Il problema non è trovare un responsabile, ma una soluzione. Il problema dell’acqua, d’altronde, a Reggio è storico e non recente e anche per questo non mi cimenterò in previsioni”.
Torna a serpeggiare anche il fantasma della diga del Menta sul quale il sindaco tiene a proporre alcune considerazioni: “Da più parti si sente vociferare che per risolvere in via definitiva il problema dell’acqua nella provincia reggina occorre mettere in funzione la diga del Menta. Per portare l’acqua dal Menta ai serbatoi serve una galleria e un pozzo verticale, gli impianti sono già fatti e attendono di essere attivati. Da questo punto di vista il governo regionale ha ereditato un grosso problema perché, qualora gli impianti non venissero attivati, dovrebbero essere sostituiti. La fase straordinaria di messa in liquidazione della Sorical ci sta facendo perdere tempo ma, per quel che riguarda l’Amministrazione comunale, questo, allo stato attuale, rappresenta la priorità assoluta. Dobbiamo augurarci che l’aspetto della gestione della Sorical si risolva nel più breve tempo possibile”.

Giulia Polito

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