Convenzione azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e “Bambin Gesù”. Costanzo (PDL): “Il nostro impegno non ha bisogno di visibilità”

Catanzaro. La nostra presenza politica è quella che assicuriamo ogni giorno a coloro che ci hanno eletti, mettendoci a loro disposizione e recependo le loro istanze. Non è non certamente uguale a quella di altri consiglieri, fulminati come San Paolo sulla strada di Damasco, che sciorinano argomentazioni di carattere generale che nulla hanno a che fare con una sanità migliore: quella sanità che noi cerchiamo e rivendichiamo, senza tuttavia spendere milioni di euro per convenzioni roboanti che in sostanza si traducono in un ulteriore esborso di danaro a danno dei calabresi tutti. Al collega Carlo Nisticò diciamo che il nostro impegno non ha certamente bisogno di visibilità. La visibilità ce la confermano tutte quelle persone che si rivolgono a noi sottoponendoci i loro problemi e le loro preoccupazioni ed è a loro che intendiamo dar voce, non certamente al presidente Scopelliti e a coloro che egli ha nominato e fatto nominare nelle aziende sanitarie e ospedaliere: Gerardo Mancuso e Mario Catalano, tanto per fare qualche nome di questa città. A Nisticò, che ora rulla i tamburi di Scopelliti, dopo aver rullato per qualche mese quelli di Franco Talarico, chiediamo di dire ai catanzaresi dov’era egli negli anni passati quando si potevano davvero decidere le sorti di questa città, a livello sanitario. Dov’era quando i politici locali di cui parla (lo invitiamo a fare i nomi come siamo abituati a farli noi e a non generalizzare) non hanno saputo valorizzare le professionalità locali; che ruolo ha svolto affinché la città non subisse le continue spoliazioni che ora il direttore generale dell’Asp sta mettendo in atto anche con il suo consenso. I risultati della convenzione tra Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e Bambin Gesù sono già più che eloquenti: a fronte di una spesa annua di 1.850.000 euro, abbiamo avuto qualche visita (150/170 visite in due mesi sono bazzecole), e pochi interventi, per di più pagati. Dica Nisticò se questa è una gestione oculata e quanto costerà negli anni tale convenzione. Siamo certamente aperti ad un confronto serrato sulla sanità locale, ma ciò deve avvenire senza preconcetti o colori di casacca, perché altrimenti ogni azione sarà fumo negli occhi e non contribuirà a sanare il deficit prodotto proprio dalle persone a cui egli ha fatto negli anni riferimento. E’ ora di smetterla con i proclami e le dichiarazioni di facciata perché i cittadini hanno il diritto di avere e di pretendere servizi sanitari di qualità, visti i costi che sono obbligati a sostenere. La convenzione con il Bambin Gesù, lo ribadiamo, è davvero “anomala”, se non altro in termini di costi. Milioni di euro per convenzioni, quando i dipendenti del comparto dell’Asp aspettano da nove mesi la liquidazione di un buono pasto di 5,16 euro. E’ questo il nuovo modo di amministrare la Calabria? Per tale motivo non solo chiediamo al presidente Scopelliti di fare immediatamente revocare l’accordo sottoscritto dal dg Elga Rizzo, ma auspichiamo un intervento da parte dei sub-commissari per il piano di rientro, così come auspichiamo un intervento sull’atto aziendale prodotto dall’Asp che ancora, da quanto ci risulta, non è stato sottoposto alla Conferenza dei sindaci. Al governatore chiediamo anche che si esprima pubblicamente, e non attraverso i suoi nuovi paladini, sulla legittimità della nomina del dg Mancuso e del direttore sanitario Mario Catalano, sui quali abbiamo già manifestato più volte il nostro pensiero. Una sanità migliore si crea facendo riferimento non più a logiche di spartizione politica, ma attivando veri processi di autentica meritocrazia.

Sergio Costanzo
Consigliere comunale e Provinciale Pdl

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